Estate rovente. Con spending review Camere al tour de force
Tredici decreti legge da portare all’incasso in quaranta giorni e una raffica di voti di fiducia in arrivo. In un vero e proprio labirinto politico segnato dalle riforme istituzionali azzoppate al Senato dal blitz Pdl-Lega, dalla legge anticorruzione che sempre al Senato rischia tempi lunghissimi, dalla sostanziale scomparsa delle nuove regole taglia-fondi ai partiti.
È iniziata l’estate rovente anche per Camera e Senato, che per i parlamentari potrebbe significare per una volta fare gli straordinari anche dopo la prima settimana di agosto. A meno che, come sempre accade, non prevalga la voglia di vacanze e si anticipi il “rompete le righe”.
Dopo il vertice europeo di fine settimana il Governo si gioca le carte decisive in Parlamento. Con il nuovo pacchetto di misure che, tra spending review e tagli lineari alla spesa, stanno per arrivare alle Camere con il tredicesimo decreto legge in aggiunta a quelli già in vigore. Proprio i decreti rappresentano infatti l’attività pressoché esclusiva per il Parlamento di qui alla pausa estiva. Con calendari blindati e dedicati esclusivamente alla legislazione d’urgenza, tanto che per smaltire il più rapidamente i decreti sarà necessario per il Governo ricorrere ripetutamente alla richiesta del voto di fiducia, già da questi giorni.
Si comincia da domani, con il primo decreto sulla spending review che scade in settimana (il 7 luglio): voto della Camera e immediata restituzione del provvedimento in terza lettura al Senato per la conversione in tempo utile, pena la decadenza. E proprio alla Camera prende intanto avvio da mercoledì l’esame (commissione Finanze e Attività produttive) del Dl 83 sulla crescita: si prevedono tempi strettissimi, perché il decreto dovrà arrivare in aula a Montecitorio dal 16 luglio per la trasmissione del testo al Senato la stessa settimana.
Tutto questo, mentre si dovranno stringere i lavori per tutti gli altri decreti legge in calendario: quelli su editoria e terremoto in Emilia Romagna sbarcheranno in aula alla Camera da lunedì prossimo, così come il Dl 59 sulla protezione civile al Senato in questi giorni per la votazione finale, salvo sorprese. Ma non basta: sempre in questi giorni scatta infatti al Senato l’esame (commissioni Bilancio e Finanze) del decreto sulle dismissioni, mentre dovrà prendere avvio anche l’iter di quello sulle proroghe in sanità, destinato a essere arricchito di contenuti con la riforma, concordati da Governo e forze politiche, della libera professione intramoenia dei medici pubblici.
Con un’attività parlamentare praticamente prenotata dall’esame dei decreti legge, poco spazio resta nei calendari alla normale attività legislativa. Tanto meno nei programmi di lavoro delle due assemblee. Da dove, per esempio, sono scomparse le due leggi Comunitarie 2011 e 2012. Mentre nelle commissioni frenano la legge anticorruzione e il taglio dei fondi ai partiti, che a questo punto rischiano un clamoroso flop.
Il Sole 24 Ore – 2 luglio 2012