A Treviso, dieci anni fa, Gentilini voleva vietarne l’ingresso in centro. Ma a Conegliano, per il miglior amico dell’uomo, non va meglio: intere aree di alcuni dei parchi cittadini diventeranno off-limits per i cani.
Lo ha stabilito la giunta con il nuovo regolamento di polizia urbana dove si prevede che «è vietato condurre o lasciare entrare cani nelle aree riservate ai giochi per i bambini». La norma fa seguito all’abolizione del divieto di ingresso degli animali nei parchi della città. L’applicazione in fase di definizione ma le prime aree verdi a prevedere la separazione tra piccoli e animali saranno con tutta probabilità il parco Mozart in centro città e quello di Parè. E appoggiare le zampe sul posto sbagliato può costare caro: da 25 a 500 euro, la cifra esatta sarà determinata a breve con una delibera di giunta. «Stiamo facendo una valutazione su quali parchi saranno interessati», spiega il sindaco Floriano Zambon, «ci saranno aree riservate ai giochi per i bambini, altrimenti si rischia di cadere nel paradosso di quel Comune che ha emesso un’ordinanza di allontanamento dei bambini perché disturbano i cani». E chi porta a spasso il miglior amico dell’uomo dovrà stare ben attento a non lasciare tracce: «Coloro che conducono cani», si legge ancora nel regolamento, «sono tenuti ad evitare che gli stessi insudicino le pubbliche vie e, più in generale, i luoghi pubblici, o aperti al pubblico. I conduttori devono essere muniti di appositi e/idonei dispositivi atti a rimuovere e contenere le eventuali deiezioni prodotte dagli animali che, raccolte, devono essere depositate nei cassonetti e cestini della spazzatura». La multa prevista, varia sempre da 25 a 500 euro, e a giudicare dal colpo d’occhio, lungo le vie del centro non mancheranno i verbali. Stesso range anche per le sanzioni destinate a chi passeggia con il proprio cucciolo senza guinzaglio, o senza museruola nei casi di cani di grossa taglia. Uniche eccezioni i cani da caccia in aperta campagna a seguito del cacciatore, i cani da pastore quando accompagnano il gregge e i cani delle forze di polizia durante l’impiego per fini d’istituto. «Va bene che ci siano delle aree riservate a famiglie e bambini, l’importante è che il resto sia a disposizione degli animali», sostiene Valentina Perin dell’Enpa Conegliano.
La Tribuna di Treviso – 18 giugno 2013