Cibi senza etichette, sprovvisti delle indicazioni di denominazione, peso, prezzo e privi persino della data di scadenza venduti all’interno di locali in condizioni igieniche precarie, senza gli attestati obbligatori per la manipolazione delle vivande: hanno portato a maxi sequestri e a due sanzioni da 6.500 euro i blitz effettuati dalla polizia locale in due negozi di alimentari della città, gestiti da cittadini extracomunitari.
Nel primo dei due punti vendita, situato nella zona di via Vital e via del Lavoro, gli agenti hanno confiscato 70 chilogrammi di pesce surgelato e 40 kg di carne conservata senza le dovute precauzioni, in frigoriferi che si sarebbero rilevati non adatti. I cibi non riportavano le diciture previste e nemmeno la data di scadenza. Sono 6 i verbali di contestazioni compilati dagli agenti in merito alle irregolarità riscontrate all’interno di questo negozio, di proprietà di G.K., classe 1980, residente nella Marca. Stesso numero di verbali e stessa sanzione (6.500 euro) anche per un altro straniero: a O.F., classe 1970, residente anche lui in provincia e titolare dell’alimentari posto nella zona di via della Madonna, sono state contestate le medesime violazioni del collega. Nel suo punto vendita sono stati sequestrati circa 70 prodotti in gran parte realizzati da lui o da altri soggetti, che non riportavano le indicazioni previste per legge. I sigilli sono stati posti su spezie, legumi, conserve, verdure e simili. Gli esiti delle operazioni svolte dagli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Luca Zenobio, sono stati trasmessi anche all’Ulss 7 e all’ufficio commercio del Comune che valuteranno l’eventuale sospensioni delle autorizzazioni. A sottolineare l’importanza di questo di controlli è anche il sindaco Floriano Zambon: «È un bel risultato», afferma il primo cittadino, «che testimonia come l’attività della polizia locale spazi 360 gradi e che dimostra la professionalità degli agenti che operano anche a tutela della salute». Non si tratta infatti del primo blitz operato dal comando di piazzale San Martino. Nel novembre del 2012 Erano stati sequestrati, in un mese, 250 prodotti in tre negozi. I controlli, in quel caso, rientravano nel programma di intese tra i due Enti a tutela dei consumi e di contrasto al commercio di prodotti scadenti e privi delle certificazioni di sicurezza. Gli ispettori della Camera di Commercio e gli agenti della polizia locale avevano confiscato in un negozio dieci giocattoli, in un altro circa 190 capi d’abbigliamento e in un terzo oltre 50 prodotti vari (asciugacapelli, stufette elettriche).
La Tribuna di Treviso – 6 marzo 2014