La V sezione del Consiglio di Stato, dichiarando inammissibile il ricorso per la revocazione dell’esito elettorale, ha messo definitivamente la parola fine alla vicenda giudiziaria azionata da Fabio Conte in merito al riconteggio dei voti per l’elezione al Consiglio regionale del 28 e 29 marzo 2010, tornata elettorale che portò a palazzo Ferro-Fini Leonardo Padrin.
A comunicarlo, sentenza alla mano che non ravvisa alcun errore materiale, è lo stesso consigliere Padrin. La sentenza fa seguito ai due precedenti pronunciamenti del TAR del Veneto prima e del Consiglio di Stato poi, che entrambi avevano rigettato il ricorso di Conte. “Si conclude una vicenda chiara sin dall’inizio – dichiara l’esponente del PdL – e si ribadisce ancora una volta che bisogna avere fiducia nella Magistratura. “La vicenda politica – precisa Padrin – era chiara sin dal giorno successivo alle lezioni: le persone votano i candidati che vogliono, a prescindere dai suggerimenti dei potenti di turno”.
17 aprile 2013