Per la prima volta in quasi 150 anni il Presidente del Consiglio superiore di sanità è donna. Il nuovo Consiglio ha infatti designato alla presidenza Roberta Siliquini (nella foto accanto), direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Torino. Al suo fianco due vicepresidenti: Adelfio Elio Cardinale, professore di Radiologia all’Università di Palermo ed Eleonora Porcu, responsabile del Centro sterilità procreazione medica assistita presso l’Università di Bologna-Policlinico S. Orsola Malpighi. A presiedere la quarta sezione (nutrizione, alimenti e sicurezza alimentare, animali e veterinaria) è stata designata Adriana Ianieri (nella foto sotto), professore ordinario in Ispezione e igiene degli alimenti di origine animale della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Parma.
A inizio estate la docente è stata chiamata a far parte anche della Sezione “Sicurezza alimentare” del Comitato Nazionale di Sicurezza Alimentare (Cnsa), organismo nazionale di riferimento (presieduto dal Ministro della Salute) che si interfaccia con Efsa. Ianieri si occupa da oltre venticinque anni di microbiologia degli alimenti di origine animale, con particolare attenzione agli aspetti sanitari e alle problematiche relative ai patogeni emergenti. Ha partecipato in qualità di esperto presso il Ministero al tavolo programmatico sulle bozze dei nuovi regolamenti di ispezione delle carni (Regolamenti del pacchetto igiene)(2001). E’ stata Direttore della Scuola di Specializzazione in Ispezione degli alimenti di origine animale presso l’Università degli Studi di Teramo (199-2005); è stata Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Teramo (2001-2004). E’ membro del Comitato Scientifico di Esperti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali per la valutazione della ricerca nazionale in tema di polica agricola.
La nomina della professoressa Ianieri a presidente della sezione del Css che si occupa di Sicurezza alimentare arriva come la conferma e il dovuto riconoscimento delle competenze e delle specificità “storiche” che la sanità veterinaria esprime in questa disciplina. Tanto più oggi, in un momento in cui è forte la preoccupazione per la mancata valorizzazione di tali competenze nel riordino del ministero della Salute.
Ecco i presidenti e vicepresidenti delle cinque sezioni in cui è diviso il Css:
– alla prima sezione (in particolare: programmazione sanitaria, Lea, finanziamento e spesa Ssn, ricerca sanitaria sistema informativo) in qualità di presidente Rocco Bellantone, direttore dell’unità operativa di chirurgia endocrina e metabolica del policlinico A. Gemelli e preside della facoltà di medicina e chirurgia dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e in qualità di vicepresidente Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma;
– alla seconda sezione (requisiti strutture sanitarie per accreditamento, qualità, Asl e ospedali, professioni sanitarie e formazione, sangue, emoderivati e trapianti) in qualità di presidente Elisabetta Dejana, professore ordinario di patologia generale presso il dipartimento di scienze biomolecolari e biotecnologiche dell’università degli studi di Milano, e in qualità di vicepresidente Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’istituto Humanitas di Milano;
– alla terza sezione (Igiene e sicurezza lavoro, inquinamento, malattie infettive, bioterrorismo, tossicodipendenze, acque minerali) in qualità di presidente Anna Teresa Palamara, professore ordinario di Microbiologia e coordinatore della sezione di Microbiologia del Dipartimento di Scienze di sanità pubblica e malattie infettive dell’Università degli studi Sapienza di Roma, e in qualità di vicepresidente Gabriella Fabbrocini, professore associato di Malattie veneree e cutanee del Dipartimento di Medicina clinica e chirurgia dell’Università degli studi di Napoli Federico II;
– alla quarta sezione (nutrizione, alimenti e sicurezza alimentare, animali e veterinaria) in qualità di presidente Adriana Ianieri, professore ordinario in Ispezione e igiene degli alimenti di origine animale della facoltà di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Parma, e in qualità di vicepresidente Gloria Pelizzo, direttore della SC di Chirurgia pediatrica del Dipartimento materno-infantile della fondazione Irccs Policlinico S. Matteo di Pavia;
– alla quinta sezione (farmaci e dispositivi medici) in qualità di presidente Andrea Lenzi, direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed endocrinologia del Dipartimento di medicina sperimentale presso l’Università degli studi Sapienza di Roma e presidente del Consiglio universitario nazionale, e in qualità di vicepresidente Ornella Della Casa Alberighi, dirigente medico presso la direzione scientifica dell’istituto G. Gaslini di Genova per il servizio di Farmacologia clinica e ufficio sperimentazioni cliniche in pediatria.
La valorizzazione della componente femminile, già voluta dal Ministro nella composizione del Consiglio, ha trovato quindi conferma nella elezione dei componenti chiamati a presiedere i lavori del prestigioso organismo.
“Il Consiglio – ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – è un organo scientifico consultivo fondamentale per il Ministro della salute e sono sicura che nella nuova composizione più snella, con una rappresentanza femminile numerosa e qualificata, con la guida autorevole della Presidente, dei due vicepresidenti e dei presidenti di sezione sarà in grado di garantire oltre all’altissimo valore scientifico anche pareri in tempi rapidi, necessari per le decisioni dell’organo di Governo”.
Tra le questioni più urgenti che saranno affrontate già nelle prossime settimane dal Css la prescrizione di Gonadotropine a carico del Ssn (necessario al trattamento di induzione dell’ovulazione per il recupero di ovociti a fini riproduttivi) per la preservazione della fertilità nelle donne con patologie oncologiche che devono affrontare un percorso chemioterapico.
19 settembre 2014