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Consiglio veneto approva bilancio e finanziaria 2013. Cala fondo sanitario

Per la prima volta, anche il fondo sanitario regionale, tradizionalmente sempre in aumento, per la prima volta sarà in flessione: si passa dagli 8.444,9 milioni del 2012 agli 8.355,1 del 2013

Con i voti favorevoli della maggioranza, contrarie le opposizioni, il Consiglio regionale ha approvato a tarda notte il bilancio e la Finanziaria 2013. La manovra ammonta a 12,5 miliardi di euro (16,5 calcolando anche le partite di giro), per il 70 per cento dedicato a garantire il servizio sanitario e l’assistenza sociale. Il Bilancio 2013 risente su tutti i fronti delle “grandi ristrettezze” della finanza pubblica visto che, tra patto di stabilità e riduzione dei trasferimenti in sanità, nel 2013 al Veneto verranno a mancare un miliardo e 300 milioni di euro di risorse finanziare. Il che significa che la quota di spesa a libera destinazione per la Regione si riduce così a 993 milioni, “il 26 per cento in meno rispetto allo scorso anno”, calcolando anche i 40 milioni di euro di introiti attesi dalla vendita del patrimonio immobiliare regionale (attese dimezzate rispetto allo scorso anno, dopo che due aste sono andate deserte).

E per la prima volta, anche il fondo sanitario regionale, tradizionalmente sempre in aumento, per la prima volta sarà in flessione: si passa dagli 8.444,9 milioni del 2012 agli 8.355,1 del 2013. La manovra emendativa finale apportata alla Finanziaria dal maxiemendamento della Giunta e dal lavoro del Consiglio è riuscita a recuperare una cinquantina di milioni di euro, in parte sforbiciando decine di capitoli del bilancio ordinario sin all’azzeramento di alcune voci (viene cancellata la Scuola regionale di polizia locale), e in parte reimmettendo in circolo le risorse di vecchi fondi accantonati presso Veneto Sviluppo, nei Confidi o nei fondi di rotazione a beneficio dello sviluppo delle piccole e medie imprese e del turismo. Le risorse così recuperate sono orientate in via privilegiata alle famiglie e delle imprese, attraverso l’istituzione del nuovo fondo a sostegno dei disoccupati e dei nuclei familiari in difficoltà (12,3 milioni di euro, di cui 4,3 a sostegno degli affitti e del diritto alla casa, 5 di compartecipazione alla spesa dei Comuni per l’inserimento lavorativo in occupazioni socialmente utili e 2,8 per contrastare le situazioni di povertà ed emergenza sociale) e 23,1 milioni di euro per lo sviluppo del sistema produttivo, ottenuti accorpando e razionalizzando fondi giacenti presso Veneto Sviluppo. Altre risorse per le aziende, circa 21 milioni di euro di cui 15 per lo sviluppo delle aziende polesane, vengono recuperate smobilizzando risorse accantonate e non utilizzate in programmi regionali, nazionali e comunitari. Analoga operazione è stata fatta anche per sostenere progetti turistici innovativi e sinergie tra i diversi comparti per prolungare la stagionalità: le risorse, che ammontano a 6 milioni di euro, vengono recuperate dal fondo di rotazione per il turismo istituito nel 2002. Altri 12 milioni di euro sono destinati alle imprese agricole colpite dalle eccezionali avversità atmosferiche. Insieme a imprese, famiglie e situazioni di emergenza sociale, con la manovra emendativa si è voluto dare risposta anche ad alcune richieste puntuali o di settore: 140 mila euro vanno a incentivare l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi scontando per tre anni la tassa automobilistica regionale, 100 mila euro all’avvio dei fondi sanitari integrativi regionali, 150 mila per istituire la Fondazione Andrea Zanzotto a Pieve di Soligo, 500 mila euro per sostenere l’attività di promozione teatrale svolta da Arteven, 50 mila euro per aiutare le imprese ortoflorofrutticole a realizzare in sede punti di vendita dei loro prodotti. Il maxiemendamento conferma inoltre le risorse destinate al trasporto pubblico locale su ferro e su gomma (in totale 406 miioni di euro), modificandone però i criteri di assegnazione: 150 milioni ai treni regionali (con una specifica salvaguardia per le linee non elettrificate Montebelluna-Calalzo e Conegliano-Calalzo) e 256 milioni al trasporto su bus e su acqua così ripartiti (49,5 per cento per i servizi extraurbani, 34,5 per cento per i servizi urbani e 16 per cento per i servizi di navigazione). Nel dettaglio i 12,5 miliardi del bilancio 2013 saranno così ripartiti: a sanità e sociale quasi 8,8 miliardi di euro, per la mobilità regionale (infrastrutture) 759 milioni, per l’istruzione e la formazione 425 milioni, per la salvaguardia di Venezia e della laguna 250 milioni, per le politiche per la casa 174 milioni, per la tutela del territorio 132 milioni, per il lavoro e l’occupazione 119 milioni, per l’agricoltura 98 milioni, per le piccole e medie imprese 71,4 milioni, per l’energia 43,4 milioni, 23,4 per il turismo, 6,7 per il commercio, 3,4 per promozione e fiere. Sul fronte ambientale sono previsti 70 milioni per le politiche per l’ecologia, 46,7 milioni per il ciclo integrato delle acque, quasi 52 milioni per la protezione civile. I fondi destinati alla cultura ammontano a 16,8 milioni di euro, allo sport e il tempo libero vengono assegnati 1,8 milioni. Infine per pagare interessi e oneri per mutui e prestiti sono previsti 584 milioni, per il personale, le sedi e le spese di funzionamento della Regione 223 milioni e per il funzionamento di Giunta e Consiglio 53,4 milioni. La ‘cura dimagrante’ ha riguardato anche la legge finanziaria, asciugata a una ventina di articoli, che introduce specifiche misure di spesa all’interno del bilancio 2013: 500 mila euro per la tutela dei prodotti a denominazione d’origine protetta, 200 mila euro di contributo al Centro per la ricerca in viticoltura ed enologia dell’Università di Padova (Cirve), 300 mila euro per la promozione del cicloturismo e del cicloescursionismo, 50 mila euro per i 150 anni del Cai, 40 mila euro per il meeting dei giovani veneti residenti all’estero, 100 mila euro per promuovere a livello locale i ‘contratti di fiume’. Le novità più consistenti introdotte dall’aula, con un emendamento a sorpresa approvato da una maggioranza ‘trasversale, sono i 2 milioni di euro stanziati a favore dei pescatori del Basso Polesine e di Chioggia e la possibilità – proposta dal gruppo della Lega e approvata con consenso unanime – per i fornitori della Regione e degli enti sussidiari, Ulss comprese, di certificare i crediti e ottenere così dal sistema creditizio l’anticipo delle spettanze. Sul fronte delle entrate la finanziaria 2013 ha sospeso l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (in attesa di una uniforme applicazione tra Regioni coordinata dallo Stato), disciplina le sanzioni per chi viola le prescrizioni stabilite dalla Regione per la costruzione e l’esercizio di centrali a biomassa, biogas e biometano e riduce l’ecotassa a quei comuni che incentivano la raccolta differenziata. Sul fronte normativo, la finanziaria 2013, consente di ampliare gli edifici in zona rurale sino ad un massimo di 800 metri cubi e dimezza a 250 euro il contributo che le ditte di autonoleggio devono pagare a Regione e Comuni per gli autobus che hanno oltre 15 anni di vita e ne consente la circolazione sino a 30 anni dall’immatricolazione senza più distinguere tra automezzi usati per il gran turismo e gli scuolabus. La finanziaria, infine, dà mandato alla Giunta di predisporre, entro 90 giorni, la ristrutturazione e la razionalizzazione delle società controllate, anche prevedendo l’uscita della Regione da quelle società dove detenga, direttamente o indirettamente, quote minoritarie. E autorizza la Giunta a mettere in vendita palazzo Torres-Rossini, la sede ausiliaria del Consiglio veneto acquistata nel 2003.

Regione: approvati finanziaria e bilancio 2013

Con i voti favorevoli della maggioranza e quelli contrari dei gruppi di opposizione il Consiglio regionale ha approvato all’alba di oggi, venerdì 22 marzo, la finanziaria e il bilancio 2013. Una cinquantina i milioni “recuperati” dalla finanziaria uscita dall’aula rispetto al progetto originario, in parte sforbiciando voci e capitoli diversi, in parte reimmettendo in circolo risorse di vecchi fondi non utilizzati. A beneficiare di queste somme alcuni settori strategici sui quali la maggioranza e le stesse opposizioni (che pur non votando il provvedimento nel suo complesso hanno espresso parere favorevole a quasi tutti i singoli articoli del maxiemendamento della Giunta), hanno convenuto di riservare una particolare attenzione perché più toccati dalla grave situazione economica in cui si trova il paese: le famiglie, le imprese in difficoltà e i disoccupati (12 milioni il fondo complessivo assegnato per far fronte a queste emergenze), il turismo (6 milioni), il trasporto locale, il sistema produttivo che potrà contare su un budget di 23 milioni, cui si aggiungono altri 15 milioni per il polesine. Oltre al bilancio e finanziaria il Consiglio ha approvato anche l’istituzione della commissione di inchiesta su lavori pubblici e project financing.

Fonte: Consiglio regionale del Veneto – 23 marzo 2013

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