Pur essendo vietati nei paesi della Ue, i trattamenti con anabolizzanti vengono ancora riscontrati in circa lo 0,2% di capi di bestiame: ad accertarlo i sequestri effettuati dagli organi di vigilanza.
E’ questo soltanto uno dei temi al centro del Convegno su ”Sicurezza alimentare e sanita’ animale” dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, in programma per domani a Torino.
Per identificare le adulterazioni, l’Istituto Zooprofilattico ha messo a punto un metodo basato sull’analisi istologica di alcuni tessuti come quelli mammari, del timo, della prostata.
”In Italia il metodo e’ riconosciuto dal Ministero – spiega Maria Caramelli, direttore dell’Istituto – ma fino a quando non sara’ recepito a livello europeo non potra’ portare al sequestro dei capi”. Lo studio sui trattamenti anabolizzanti negli animali di interesse zootecnico, come i vitelli da carne, e’ fra i nove progetti di ricerca conclusi nel 2011 e finanziati dal Ministero della Salute.
Ansa – 22 luglio 2012