Eludeva una parte delle imposte dovute al fisco indicando nelle buste paga dei dipendenti la voce «premio di produzione» al posto di quella effettiva relativa alle ore di lavoro straordinario.
Con questo escamotage una società cooperativa agricola operante nella Sibaritide aveva pensato di poter risparmiare sul versamento delle imposte dovute al fisco e assoggettare all’imposta sostitutiva del 10%, di certo più «conveniente» rispetto a quella ordinaria legata allo scaglione di reddito di appartenenza del singolo dipendente, circa 80mila euro.
Le indagini nei confronti dell’azienda erano partite più di un anno fa e avevano consentito di far emergere violazioni sia nel settore del “sommerso da lavoro” che del “sommerso di azienda”. In seguito c’era stata la segnalazione della posizione lavorativa irregolare di 259 dipendenti della cooperativa agricola, con la constatazione di circa 4,5 milioni di euro di ricavi non dichiarati e 200mila euro di Iva. Secondo quanto scoperto dai finanzieri, con l’escamotage messo in atto l’azienda aveva pensato di risparmiare illegittimamente su quanto dovuto al fisco utilizzando l’imposta del 10% rispetto a quella ordinaria legata allo scaglione di reddito.
Ilsole24ore.com – 11 agosto 2012