Il capogruppo al Senato del Popolo della Libertà critica il ministro Patroni Griffi: “Parla con l’entusiasmo del neofita”. Il ministro Severino: “Il ddl è una priorità dell’esecutivo. E i problemi tecnici sono risolvibili in Parlamento”
ROMA – Nessuna fuga in avanti da parte del governo. Anzi, il ddl anti-corruzione “deve essere concordato con noi”. In caso contrario, il Pdl voterà contro “anche in presenza della fiducia”. Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato del Pdl, lancia al governo Monti il suo messaggio. E aggiunge: “Anche noi vogliamo una legge contro la corruzione, ma vanno chiariti alcuni aspetti”.
E Gasparri non risparmia critiche al ministro Patroni Griffi, che oggi in una intervista ha detto che il ddl va approvato “ad ogni costo anche con la fiducia”. Per Gasparri, il ministro parla “con l’entusiasmo del neofita”. Ancora: “L’ho sempre apprezzato come ministro, perchè ha sempre avuto un grande rispetto del Parlamento” ma oggi “ha fatto affermazioni preso da troppo entusiasmo”. Il testo all’esame del Senato, ha chiarito Gasparri, “va migliorato in alcuni punti, per evitare che invece di combattere la corruzione si combattano altre cose”.
Sul fronte del governo, il guardasigilli, Paola Severino, invita a ritenere “risolvibili i problemi tecnici”. Anzi, “se in Parlamento si ritiene che il testo sull’Anti-corruzione possa essere migliorato ci sono tanti modi. Quel testo è giunto a metà del proprio cammino e ritengo naturale che il governo lo voglia portare a compimento, tanto più per le evidenti ricadute sull’economia”. Che ha aggiunto: “Non è un caso se al termine del Consiglio dei ministri di venerdì abbiamo concordemente ribadito che l’approvazione del ddl al Senato è una ‘priorita del governo”.
Critiche al Pdl arrivano da Donatella Ferranti, capogruppo del Pd in Commissione Giustizia alla Camera: “Quando si parla di provvedimenti anti-corruzione il Pdl pone sempre ostacoli. E’ ormai una costante: almeno vengano allo scoperto, dicano cosa non gli va bene del testo che il Parlamento ha già cominciato a discutere, perchè non basta dire no alla fiducia. Fino ad oggi, non abbiamo avuto riflessioni di merito ma solo ultimatum al governo”.
Il ministro Severino “non cada nel tranello e migliori il provvedimento anti corruzione”, rendendolo più efficace, accogliendo i rilievi di Idv”. Così Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione giustizia alla Camera, secondo cui “Italia dei Valori è il partito che più di tutti ha voluto e vuole leggi e provvedimenti stringenti per la lotta alla corruzione. Per questo, abbiamo fatto approvare dal Parlamento le due ratifiche di Strasburgo da noi presentate, sia in materia civile che penale”.
28 agosto 2012