I dipendenti pubblici potranno inviare all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) segnalazioni anonime di illeciti di cui vengono a conoscenza protetti da un sistema di tutela. Con l’entrata in vigore della legge anticorruzione – n. 190 del 2012 – l’Italia si è dotata di un sistema organico di prevenzione della corruzione che ha previsto anche l’introduzione nel nostro ordinamento di un sistema di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti, c.d. whistleblowing (art. 54-bis del decreto legislativo 165 del 2001). Ai sensi dell’art. 1, comma 51 della legge n. 190 del 2012, e dell’art. 19, comma 5 della legge n. 114 del 2014, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è competente a ricevere segnalazioni di illeciti di cui il pubblico dipendente sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro. Con una nota pubblicata il 22 ottobre scorso, l’Anac ha annunciato che “intende dare immediatamente attuazione a queste disposizioni normative”
“Aprendo un canale privilegiato a favore di chi, nelle situazioni di cui si è detto, scelga di rivolgersi all’Autorità e non alle vie interne stabilite dalla Pubblica Amministrazione di appartenenza”.
ISTITUITO UN PROTOCOLLO RISERVATO. Viene quindi “istituito un protocollo riservato dell’Autorità, in grado di garantire la necessaria tutela del pubblico dipendente: saranno assicurati la riservatezza sull’identità del segnalante e lo svolgimento di un’attività di vigilanza, al fine di contribuire all’accertamento delle circostanze di fatto e all’individuazione degli autori della condotta illecita”.
Tale attività “consentirà inoltre all’Autorità di valutare la congruenza dei sistemi stabiliti da ciascuna Pubblica Amministrazione a fronte delle denunce del dipendente con le direttive stabilite nel Piano Nazionale Anticorruzione (punto 3.1.11) ed evitare, in coordinamento con il Dipartimento per la funzione pubblica, il radicarsi di pratiche discriminatorie nell’ambito di eventuali procedimenti disciplinari”.
INDIRIZZO E-MAIL PER LE SEGNALAZIONI. È in arrivo una delibera dell’Anac per regolare in modo specifico la procedura. Le segnalazioni dovranno essere inviate all’indirizzo whistleblowing@anticorruzione.it.
L’IMPEGNO DI TRANSPARENCY INTERNATIONAL ITALIA. In materia di whistleblowing, Transparency International Italia aveva già avviato il progetto promosso dalla Commissione europea, declinato per la parte italiana come “vedette civiche”, con la partnership istituzionale del Dipartimento della funzione pubblica. “L’importanza del whistleblowing – sottolinea Transparency International Italia – deriva non tanto dall’efficacia – comunque innegabile – che ha nella lotta alla corruzione e ad altri illeciti, quanto dall’essere, per sua natura, strumento che richiede il coinvolgimento della società civile. La sua diffusione e applicazione non può che giovare in un contesto come quello italiano, in cui essa appare sempre più prona a subire passivamente i ripetuti scandali, apprendendo ex-post dai media ciò che è già successo, piuttosto che agendo ex-ante per evitare che gli stessi accadano”.
Fonte: http://www.casaeclima.com/ – 1 novembre 2014