Cosmed ha invitato il governo a svolgere l’ordinaria amministrazione almeno per quanto riguarda il problema del precariato e la definizione delle aree negoziali per l’avvio della stagione contrattuale
Una riunione di difficile definizione quella di ieri al ministero della funzione pubblica: non è stata una riunione informativa in quanto non è stato dato il testo del maxi-emendamento alla spending review, non è stata una riunione concertativa in quanto i giochi erano ormai fatti e nemmeno un tavolo di confronto tecnico vista la genericità dell’ordine del giorno: ”problematiche del pubblico impiego”. Assenti i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali. Quasi tutte le confederazioni, con toni diversi, hanno rimarcato la pressoché totale inutilità della riunione.
Il Ministro ha esordito ribadendo che sono esclusi interventi sulle tredicesime degli statali, che il protocollo del maggio 2012 non esiterà in una legge delega, come ipotizzato, ma in una serie di interventi normativi, che è necessario allineare i lavoro pubblico alla luce della riforma Fornero, che le organizzazioni sindacali saranno chiamate all’esame congiunto sulla spending review e che ci sarebbe stato un impegno del Ministero su comparti, relazioni sindacali e precari. Infine nella spending dovrebbe esserci una norma che prevede il superamento della valutazione in fasce previsto dalla 150/2009.
La Cosmed ha chiesto espressamente di conoscere se il protocollo del 4 maggio è ancora nell’agenda politica del governo o perlomeno se dalla montagna di promesse ed aspettative generate dal protocollo stesso sopravvive ancora la possibilità di una qualche azione perlomeno sul problema del precariato e sulla definizione dei comparti e delle aree. Ricordando come il pubblico impiego abbia subito il peso maggiore delle manovre sia in termini economici che normativi (dal contributo di solidarietà esclusivo per statali e pensionati, al blocco contrattuale, alle penalizzazioni sulle pensioni e le liquidazioni) Cosmed ha invitato il governo a svolgere l’ordinaria amministrazione almeno per quanto riguarda le problematiche del precariato (che attende da dieci anni la definizione di quali forme di contratti sono compatibili e legittimi nel sistema pubblico e un piano per la stabilizzazione dei precari) e la definizione delle aree negoziali premessa indispensabile per l’avvio della stagione contrattuale.
Rinviato all’inizio di settembre il prossimo incontro per cercare almeno di mettere in agenda alcuni temi che dovrebbero essere affrontati, ma ormai dopo le numerose false partenze il condizionale è d’obbligo.
31 luglio 2012