Arrivano i primi risultati dalla riunione dei presidenti dei consigli regionali e delle giunte dedicata alla riduzione dei costi della politica. Il primo riguarda i minori trasferimenti ai gruppi consiliari, che comporteranno risparmi tra i 35 e i 40 milioni di euro l’anno.
Il secondo riguarda i compensi dei presidenti delle Regioni, che finora guadagnavano tra i 7 e i 14 mila euro netti. Da adesso in poi, riceveranno tutti 7500 euro, comprensivi di stipendio e indennità varie, mentre i consiglieri regionali guadagneranno circa 6mila euro netti, e anche per loro la cifra sarà comprensiva di tutte le voci.
Per il compenso dei governatori, è stata presa come regione di riferimento l’Umbria, dove finora il governatore guadagnava meno di tutti gli altri. Per i consiglieri,invece, la regione di riferimento è l’Emilia Romagna, mentre per il taglio dei trasferimenti ai gruppi, che perderanno circa il 50% dei loro vecchi introiti, è l’Abruzzo. La proposta sarà presentata più tardi al governo nel corso della Conferenza Stato-Regioni.
Entro il 30 novembre le Regioni dovranno varare le rispettive leggi regionali applicando la nuova normativa. Si oppongono all’impianto, a quanto si apprende, le Regioni a Statuto speciale che in Stato-Regioni daranno parere negativo al provvedimento.
ItaliaOggi – 31 ottobre 2012