Dopo che il Sivemp Veneto aveva riportato le conclusioni dell’audit ministeriale del novembre scorso che ha rilevato importanti criticità nell’organizzazione della veterinaria pubblica in Veneto, ora anche la Federazione regionale degli Ordini veterinari prende posizione con una nota in cui esprime il proprio ringraziamento ai medici veterinari regionali e dei servizi veterinari delle Ulss e invita la classe politica ad ascoltare la voce della sanità veterinaria veneta “che può dare un notevole contributo di conoscenze e competenze alla soluzione di problematiche”. Da tempo, come Sindacato dei veterinari di medicina pubblica, denunciamo le carenze organizzative a livello regionale, il balletto di competenze, il depotenziamento dei servizi veterinari territoriali, il sottodimensionamento degli organici. Accogliamo quindi con soddisfazione l’appello odierno della Frov che sottolinea, ancora una volta, il ruolo strategico della sanità veterinaria.
Appare, infatti, incomprensibile la scarsa attenzione che da tempo i vertici della sanità regionale riservano alle attività della veterinaria pubblica, attività che sono indispensabili e centrali per la salute pubblica e la sicurezza alimentare.
Il comunicato della Frov
DOPO L’AUDIT MINISTERIALE PRESSO LA REGIONE VENETO NELLO SCORSO NOVEMBRE 2015 – RILEVANTE NOTEVOLI CARENZE ORGANIZZATIVE E STRUTTURALI NEL SISTEMA DEI CONTROLLI PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E DI SALUTE DEGLI ANIMALI IN VENETO – LA FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI VETERINARI (FROV) ESPRIME IL PROPRIO RINGRAZIAMENTO AI MEDICI VETERINARI REGIONALI E DELLE ULSS ED INVITA LA CLASSE POLITICA REGIONALE AD ASCOLTARE LA LORO VOCE
Dopo l’audit ministeriale presso la regione veneto nello scorso novembre 2015 – rilevante notevoli carenze organizzative e strutturali nel sistema dei controlli per la sicurezza alimentare e di salute degli animali in veneto – la federazione regionale degli ordini veterinari (frov) esprime il proprio ringraziamento ai medici veterinari regionali e delle ulss ed invita la classe politica regionale ad ascoltare la loro voce
Alla luce delle risultanze dell’audit di sistema effettuato dal Ministero della Salute presso la Regione Veneto nel novembre 2015 (follow up di quello svoltosi nel dicembre 2010), che hanno evidenziato importanti criticità organizzative e strutturali nel sistema dei controlli della sicurezza alimentare e di salute degli animali a livello delle autorità competenti (ACR ed ACL) della Regione Veneto, la Federazione Regionale degli Ordini Veterinari del Veneto (FROV) ritiene di dover esprimere un sentito ringraziamento ai medici veterinari regionali e delle ULSS che quotidianamente tutelano e salvaguardano la salute della collettività, promuovono lo sviluppo economico regionale, accreditano le aziende produttrici del settore agroalimentare garantendo la lealtà negli scambi tra le stesse e, in ultima misura, la fiducia dei consumatori. Al tempo stesso, la FROV incoraggia i professionisti medici veterinari a dare il proprio contributo alla classe politica regionale al fine di trovare soluzioni alle non conformità sollevate dal Ministero, onde evitare criticità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
La FROV ritiene, peraltro, che dato il momento di crisi socio economica che interessa, in modo particolare, le aziende agro-zootecniche, sia più che mai necessario che oggi la politica faccia scelte giuste per integrare e rendere complementari le competenze e le professionalità che finora hanno operato in modo settoriale nel pubblico e nel privato (medici e medici veterinari) secondo quello, che a livello europeo, viene identificato con il percorso “One Health”, cioè una visione unitaria della salute tra l’uomo e gli animali.
Ricordiamo che come FROV abbiamo già avuto modo di dire, sia in V^ commissione che allo stesso Presidente Luca Zaia, come la medicina veterinaria veneta abbia una classe dirigenziale che può dare un notevole contributo di conoscenze e competenze alla soluzione di problematiche che derivano dall’inesorabile cambiamento del sistema in atto, con particolare riferimento a quanto previsto nel progetto di legge n. 23.
Ribadiamo infine, quindi, la nostra disponibilità a partecipare ai tavoli di lavoro per redigere le azione correttive atte a far fronte alle criticità sollevate dall’audit ministeriale, confermando come la medicina veterinaria veneta possa dare un sostanziale e strategico contributo. Vista la posta in palio, ossia la sicurezza alimentare dei cittadini veneti (e non solo), la FROV è più che mai determinata a fare la propria parte.
(A cura Ufficio stampa Sivemp Veneto) – 1 aprile 2016