CTCU contro l’uso di antibiotici negli allevamenti intensivi di polli
Giorno dell Word Animal Day, la Giornata mondiale degli animali, istituita nel 1931 da alcuni ecologisti che volevano portare all’attenzione del pubblico il problema degli animali in via d’estinzione.
Nel corso degli anni, la Giornata mondiale degli animali è diventata un’occasione per svolgere attività ed iniziative di sensibilizzazione in difesa di tutti gli animali viventi in tutte le parti del mondo.
Quest’anno il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano punta il dito contro il massiccio impiego di antibiotici per alcuni animali da allevamento, in primis i polli. Poiché negli allevamenti intensivi ci sono un numero elevato di animali in spazi molto ristretti, si evita il contagio di alcune malattie somministrando antibiotici. Il CTCU sottolinea, però che i problemi legati a tale fenomeno non riguardano solo gli animali, ma anche i consumatori che si cibano di queste carni.
“L’uso di antibotici porta infatti a rendere resistenti molti ceppi virali, che vanno a contaminare l’intera catena alimentare e minacciano la salute del consumatore” afferma la dott.ssa Barbara Telser del CTCU, che suggerisce di limitare in generale il consumo di carne, e di acquistare prodotti di qualitatà ottenuti da allevamenti rispettosi degli animali.
Un pollo da allevamento raggiunge il suo peso ottimale alla macellazione di 1,8 Kg in soli 32 giorni e tale record è possibile solo stipando gli animali in spazi angusti senza il minimo rispetto per le esigenze della specie. Sono tante le aziende che, invece, allevano gli animali in situazioni migliori; gli allevamenti biologici, ad esempio, superano sempre gli standard di rispetto fissati dalla legge.
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