Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per Pa Marianna Madia, ha approvato in esame preliminare al fine di acquisite i pareri prescritti, uno schema di decreto del presidente della Repubblica recante il regolamento di disciplina delle funzioni del dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni. E’ quanto si legge in un comunicato della Presidenza del Consiglio. “Nello specifico il regolamento anticipa alcune necessarie misure che saranno più organicamente oggetto dell’esercizio della delega in attuazione della legge di riforma delle amministrazioni pubbliche, appena approvata dal Parlamento”. Il controllo delle “pagelle” da assegnare ad enti e personale passa sotto la supervisione del ministro della Pa, che si prende così la cabina di regia su premi e sanzioni.
Si tratta di una mossa attesa, in applicazione del dl Madia diventato legge l’anno scorso. Ma dietro la ripartizione dei compiti tra Anac e dipartimento della Funzione Pubblica, c’è qualcosa in più. Il regolamento, previsto dal decreto legge n. 90/2014 al fine di completare il trasferimento delle funzioni in materia di valutazione già attribuite all’ANAC, disciplina in particolare per le amministrazioni la possibilità di semplificare il ciclo della performance e per il cittadino la garanzia di una valutazione più indipendente e affida al Dipartimento della Funzione Pubblica un ruolo di coordinamento, chiarendo il quadro delle competenze sulla misurazione e valutazione della performance. Viene inoltre promossa la costituzione di una Rete nazionale per la valutazione delle amministrazioni pubbliche che dia evidenza alle migliori esperienze in essere”, conclude il comunicato. Nelle prossime settimane, l’esecutivo dovrà adottare i primi decreti legislativi per dare piena attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione, la legge delega approvata ad agosto, gettando le basi per il Testo Unico sul pubblico impiego,
Una delle novità più rilevati è l’accento sulla “progressiva integrazione del ciclo della performance e del ciclo di programmazione economico finanziaria”. Si tratta di uno dei criteri a cui si dovrà rimettere il dipartimento della Funzione Pubblica, in modo da connettere la valutazione dell’efficacia amministrativa al rispetto di target contabili.
Il regolamento mette anche l’accento sull’indipendenza, in particolare per la selezione e la nomina degli Organismi indipendenti di valutazione (Oiv). Viene istituto un elenco ad hoc, che permetterà di controllare i requisiti dei componenti degli Oiv, sarà anche ridotto il loro numero, in una logica di semplificazione che tocca tutti i punti, e saranno messi in relazione con gli altri organismi attivi sul fronte.
Tra i nuovi protagonisti c’è poi la Commissione tecnica per le performance, composta da cinque supertecnici (a cui non spetteranno compensi), scelti tra docenti universitari o dirigenti pubblici competenti in materia.
Al centro del meccanismo ci saranno precisi indicatori che saranno sottoposti al vaglio metodologico della Commissione. Il testo del regolamento potrà comunque essere ancora affinato, visto che si tratta di uno schema di decreto, per cui bisogna acquisire ancora i pareri previsti, per poi ricevere il via libera definitivo in Cdm.
28 settembre 2015