Il manager: «Nel 2008 quando sono arrivato avevamo un buco di 56 milioni, oggi contiamo su un avanzo di 13,5 e investiremo». Cinque anni di direzione generale ai raggi X e gli investimenti in arrivo. Quanto ai medici che lo vogliono in tribunale: «Non ne ho notizia»
Camici bianchi in un ospedale, all´interno dell´Ulss 22 è in atto un duro confronto … È un Dall´Ora orgoglioso quello che si presenta per spiegare come ha funzionato l´Ulss che dirige, la 22, in questi cinque anni di mandato. Nella sala riunioni del centro polifunzionale di Bussolengo l´eco del servizio di Striscia la notizia su Isola della Scala, definito l´ospedale fantasma, è solo un debole sottofondo. «La programmazione spetta alla Regione, quell´ospedale è destinato a chiudere e se non si procede è perché i Comuni hanno vinto un ricorso», ribadisce Alessandro Dall´Ora, molto più desideroso di parlare del suo operato attraverso i numeri (per i dettagli vedi box a lato) che di ritornare sulle polemiche che trovano risalto sui giornali e in tv. Per inciso, il fatto che tutte le sigle sindacali dei medici dell´Ulss 22 riunite in assemblea con i rappresentanti regionali solo una settimana fa abbiano deciso di avviare un´azione legale nei confronti del direttore generale davanti al tribunale del lavoro per «infrazioni alla normativa e comportamento antisindacale» cade a sua volta come elemento di scarso rilievo. «Non ho nessuna evidenza in merito», taglia corto il dg e sorridendo aggiunge: «Ho avuto una riunione sindacale anche ieri, serena».
TRA PUBBLICO E PRIVATO. La presentazione delle attività degli ultimi cinque anni procede serrata e parte da un concetto cardine: «Il Sacro Cuore di Negrar e la Pederzoli di Peschiera sono un tutt´uno con il resto dell´Ulss. Rappresentano costi e risposte sanitarie importanti del sistema. Tra privato convenzionato e pubblico c´è collaborazione, la programmazione regionale ne tiene conto. Esempio: abbiamo acquistato la risonanza magnetica per Bussolengo e contemporaneamente Negrar ha ufficialmente rinunciato alla stessa apparecchiatura». Del resto per gli utenti rivolgersi a Negrar o a Bussolengo è uguale. Quello che conta «è la visione di sistema». Un sistema che deve avere al centro i pazienti. Altro esempio: non tutti gli ospedali sono in grado di dare la stessa risposta. «Se un paziente è colpito da ictus o infarto non può essere portato ovunque». E nella 22, dove? «Se è un ictus a Negrar, che ha una struttura apposita, in urgenza anche a Peschiera. Se è un infarto a Peschiera o a Negrar, che hanno l´emodinamica funzionante 24 ore su 24. Andare altrove vuol dire aver perso tempo».
Ciononostante Dall´Ora ha puntato a far crescere Bussolengo: «Ora abbiamo un pronto soccorso con letti di osservazione, la terapia intensiva, l´oncologia, abbiamo la guardia in pediatria, ortopedia, radiologia. Prima non c´erano. Abbiamo investito in risorse umane, abbiamo completato l´ala ovest, le sale parto nuove per ginecologia, migliorato la pediatria». A Caprino il centro dialisi funziona bene, lavora molto anche con i turisti.
INVESTIMENTI. Anche sul fronte degli investimenti Dall´Ora è fiducioso: «I 13 milioni e mezzo di attivo non li possiamo reinvestire in automatico, c´è un concetto solidaristico nel servizio sanitario nazionale che va rispettato, inoltre nel 2008 eravamo a -56 milioni, tuttavia la nostra buona gestione mi fa dire che sì, credo che Venezia mi consentirà di fare tutti o quasi gli interventi che mi prefiggo». Ecco quali: acquisto della Tac per Bussolengo. «La procedura è già in corso», assicura il dg. Completamento del riordino degli spazi dietro la risonanza magnetica; trasferimento della psichiatria da Caprino a Bussolengo, molto probabilmente nella ex casa di riposo, già acquisita dall´Ulss, che verrà collegata al corpo dell´ospedale: «A mesi sarà disponibile». Il più grosso investimento in corso nell´Ulss 22 rimane comunque la costruzione del nuovo Magalini, a Villafranca.
Malcesine per ora rimane com´è, in attesa delle nuove schede ospedaliere che la Regione approverà ad elezioni avvenute, ma intanto c´è la richiesta per ripristinare alcune figure dell´organico. «Stiamo aspettando anche che Venezia sblocchi sette apicalità», ricorda Dall´Ora, che indirettamente risponde ai medici sulla mancanza del responsabile dell´ufficio infermieri: «La richiesta è in Regione, come per le figure dei responsabili del personale e del controllo di gestione. Intanto copriamo comunque le funzioni e chi ha qualche problema sa che da me trova sempre la porta aperta».
REFERTAZIONE ONLINE. L´ultima ad annunciare questo servizio, dopo la rete dei centri di analisi privati e dopo l´Ulss 21, è stata l´Ulss 20 di San Bonifacio. E Bussolengo? «Siamo partiti con le prenotazioni online», ammette Dall´Ora, «ma finora la risposta degli utenti è bassa. Stiamo cercando di migliorare questo servizio e solo quando decollerranno le prenotazioni proporremo i referti via internet».
QUESTIONE LEA. (livelli essenziali di assistenza), ovvero pap test, mammografie, partoanalgesia. Le contestazioni su questi punti sono state forti, soprattutto per il blocco delle risposte ai pap test. Dall´Ora spiega: «La lettura dei vetrini l´abbiamo affidata a un laboratorio esterno per risolvere una situazione di overbooking, nessun blocco. I ritardi ci sono stati, ora stiamo risolvendo. Per gli utenti l´importante è il servizio, non quali strategie adottiamo per fornirlo». Quanto al fermo dello screening mammografico, «quello risale al 2011», assicura il direttore generale. «Il camper era gestito in appalto, adesso facciamo tutto dall´interno, abbiamo un nuovo mammografo, ci affidiamo alle competenze dei radiologi dell´Ulss 20 per la lettura, è anche un investimento in formazione per i nostri». Molto difficile invece, almeno per ora, garantire il parto in analgesia come routine. «Servirebbe un´équipe di anestestisti supplettiva», afferma Alessandro Dall´Ora, «e se ci sono le barricate per averne due sempre in servizio, vorrebbe dire organizzare turni addirittura di tre specialisti. E con i tetti di spesa è impossibile. Comunque cerchiamo di fare percorsi di avvicinamento». «Tenere i conti in equilibrio è fondamentale», avverte Dall´Ora, «se le risorse calano, e la Regione dopo le elezioni politiche probabilmente dovrà ridurre ancora, anche i Lea garantiti potrebbero essere rivisti, oppure gli orari, le razionalizzazioni…».
L’Arena – 16 febbraio 2013