Gentile redazione, lavoro in un’azienda di prodotti congelati e, discutendo con alcuni colleghi, ci è sorto un dubbio relativamente all’indicazione del TMC su ciascuna porzione. L’allegato X del nuovo regolamento 1169/2011 prevede che la data di scadenza venga indicata su ogni singola porzione preconfezionata. Nel nostro caso, trattandosi di prodotti non soggetti all’indicazione della data di scadenza ma bensì del Termine Minimo di Conservazione, va comunque applicato quanto sopra o possiamo non apporre l’indicazione sulle singole porzioni?
Risponde l’avvocato esperto di diritto alimentare Dario Dongo:
L’obbligo di indicare il termine di durabilità su ogni singolo imballo è limitato agli alimenti e bevande soggetti a data di scadenza, da riportarsi con la dicitura “da consumare entro …”. Vale a dire, i prodotti rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico.
È il caso dei singoli vasetti di yogurt, di porzioni di formaggi o burro, di carni o salumi affettati, che sono confezionati individualmente, quando anche contenute all’interno di una unità di vendita multipla. La “ratio” del legislatore é infatti quella di garantire la disponibilità – anche in fase successiva all’acquisto, all’apertura di una confezione multipack e al suo utilizzo parziale – di un’informazione, come appunto la data di scadenza, che ha peculiare rilievo ai fini della sicurezza dell’alimento. Tale obbligo non si estende invece ai prodotti soggetti al termine minimo di conservazione (TMC) (“da consumare preferibilmente entro…”), quali ad esempio confetture, biscotti, alimenti surgelati.
Dario Dongo – Il fatto alimentare – 12 gennaio 2015