È iniziata in aula alla Camera la discussione generale sul ddl stabilità. Il dibattito prosegue avanti nel pomeriggio per riprendere poi martedì, quando il governo dovrebbe porre tre volte la fiducia. Mercoledì poi è prevista la triplice votazione di fiducia, mentre il via libera finale dovrebbe arrivare giovedì, per inviare così il provvedimento al Senato. Per il governo è presente in aula il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo. Insieme alla legge di stabilità, arriva nell’emiciclo di Montecitorio anche la legge di bilancio. La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento dei relatori che riscrive la parte fiscale della legge di stabilità. In base ad esso restano invariate le aliquote Irpef mentre aumentano nel 2013 le detrazioni dei figli a carico. Qui il testo della Legge Stabilità 2013 all’esame della Camera
Da luglio 2013 si innalzerà l’aliquota Iva dal 21 al 22%, mentre non cambierà quella del 10%. Dal 2014 ci sarà anche un taglio al cuneo fiscale per circa 1,4 miliardi di euro. La votazione è stata effettuata alle 5,15, dopo oltre sette ore di seduta notturna.
Arrivano invece da un taglio al fondo produttività per il 2013 i 250 milioni di euro stanziati in favore delle regioni e dei comuni colpiti dalle alluvioni degli ultimi giorni. Dopo il taglio, il fondo passa da 1,2 miliardi di euro a 950 milioni. I 250 milioni stanziati per il maltempo vanno a confluire nel fondo d’intervento della Protezione civile.
Il ddl presenta tra gli emendamenti più rilevanti quello che rende effettivo il finanziamento dei 223 milioni per le scuole non statali escludendolo dal conteggio “ai fini del conseguimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno” dei Comuni.
La commissione Bilancio della Camera poi ha approvato due emendamenti alla legge di stabilità su cui il governo aveva espresso parere negativo. Il primo stanzia 250 milioni in favore dei comuni e delle Regioni colpite dall’attuale alluvione, e il secondo riguarda il comparto sicurezza. L’emendamento sull’alluvione prende i 250 milioni dal Fondo di 1,2 miliardi che la legge di stabilità prevedeva di usare per defiscalizzare i contratti di produttività. Il sottosegretario al Tesoro Gianfranco Polillo ha spiegato che la contrarietà del governo era sul «merito» di questa decurtazione e non sulla mancata copertura finanziaria di questo emendamento.
Anche sulla sicurezza l’esecutivo ha espresso parere negativo, nonostante i relatori avessero eliminato dal loro emendamento una norma per venire incontro alle richieste del Tesoro. Nella nuova formulazione si prevede la possibilità per il comparto sicurezza di assunzioni «in deroga al blocco del turn over» previsto per la Pubblica amministrazione, per una spesa complessiva di 100 milioni. È stata tolta l’indicazione delle soglie di copertura del turn over (fino al 50% nel 2013) indicate nella prima versione dell’emendamento dei relatori.
Salgono le detrazioni per i figli sotto i tre anni, così come per i disabili. I relatori alla legge di stabilità hanno presentato in commissione Bilancio della Camera un emendamento che fa salire gli sconti fiscali per i figli sotto i 3 anni a 1.220 euro (dagli attuali 900), e per i disabili di ulteriori 400 euro. Le detrazioni attuali ammontano a 800 euro per i figli sopra i 3 anni e a 900 per quelli sotto questa soglia. L’emendamento dei relatori presentato ieri aumentava entrambe le cifre di 180 euro. La nuova versione prevede l’aumento di 150 euro della detrazione per i figli sopra i tre anni (in totale 950), mentre quella per i bambini con meno di 3 anni aumenta di 320 euro, in modo tale da raggiungere i 1.220 euro. A queste cifre bisogna aggiungere altri 400 euro nel caso in cui il figlio sia disabile. La proposta formulata ieri parlava di un incremento di 220 euro.
Niente da fare per il fondo sanitario nazionale. La commissione Bilancio della Camera ha confermato il taglio alla sanità di 600 milioni per il 2013 e di 1 miliardo per il 2014.
Solo due, infatti, le modifiche apportate dalla commissione all’articolo 6 in materia di “Razionalizzazione e riduzione della spesa nel settore sanitario”. Con il primo emendamento all’articolo 6, comma 1, si eliminano infatti i tagli lineari ai beni e ai servizi, stabilendo che le Regioni, “al fine di salvaguardare i Lea con specifico riferimento alle esigenze di inclusione sociale” possano “comunque conseguire l’obiettivo economico-finanziario” adottando “misure alternative” alla riduzione degli oneri per i vecchi appalti dei beni e servizi, che la legge di Stabilità innalza al 10% rispetto al 5% della Spending Review. Unica condizione da rispettare è “assicurare l’equilibrio del bilancio sanitario”.
Il secondo emendamento all’articolo 6 abroga invece il comma 3 che stabiliva la proporoga al 31 dicembre 2013 del blocco delle azioni esecutive nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere delle regioni in piano di rientro.
Infine, novità per i malati di Sla che avevano duramente contestato la legge per l’assenza di fondi destinati. Con l’emendamento dei relatori al comma 8 dell’articolo 8 si stabilisce infatti che “per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze, ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l’anno 2013”.
Ecco una sintesi delle altre norme di interesse sanitario contenute nella Legge di Stabilità dopo il via libera della commissione Bilancio.
Ministero della Salute, Ordini e altre norme nazionali (art.3)
A decorrere dall’entrata in vigore della presente legge la vigilanza sull’Ordine dei biologi, sull’Ordine dei chimici e sull’Ordine dei tecnologi alimentari è assegnata al ministero della Salute.
Il ministero della Salute, poi, attraverso un decreto di natura non regolamentare da emanare entro il 28 febbraio 2013, adotta misure a carattere dispositivo e ricognitivo finalizzate a stabilizzare l’effettivo livello di spesa registrato negli anni 2011 e 2012 relative alla razionalizzazione dell’attività di assistenza sanitaria erogata in Italia al personale navigante, marittimo e dell’aviazione, in modo da assicurare risparmi di spesa derivanti dalla razionalizzazione dei costi dei Servizi di Assistenza Sanitaria.
In conseguenza del trasferimento delle competenze del Sasn alle Regioni viene ridotta di 5 milioni (dal 2013) la spesa per i rapporti internazionali e la profilassi internazionale, marittima, aerea e di frontiera, anche in materia veterinaria; l’assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero e l’assistenza in Italia agli stranieri ed agli apolidi, nei limiti ed alle condizioni previste da impegni internazionali, avvalendosi dei presidi sanitari esistenti.
A decorrere dal 1° gennaio 2013, le regioni devono farsi carico della regolazione finanziaria delle partite debitorie e creditorie connesse alla mobilità sanitaria internazionale, ferma restando la competenza di autorità statale del ministero della Salute in materia di assistenza sanitaria ai cittadini italiani all’estero, prevista dal Dpcr 618 del 31 luglio 1980, per la parte non abrogata dal comma 6, nonché in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera.
A decorrere dal 1° gennaio 2013, sono altresì trasferite alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta.
Dal trasferimento delle competenze del SASN e dal trasferimento delle competenze in materia di assistenza sanitaria indiretta sono previsti risparmi per 22 milioni di euro nel 2013, 30 milioni per il 2014 e 35 milioni per il 2015. In ogni caso, le modalità applicative rispetto a queste misure dovranno essere disciplinate da un regolamento proposto dal Ministro della Salute, di concerto con quello dell’Economia, previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, da emanarsi entro il 30 aprile 2013.
Fondo sanitario nazionale (art.6).
Viene ridotto di 600 milioni di euro per il 2013, mentre per il 2014 la riduzione sarà di 1 miliardo di euro.
Beni e servizi (art.6)
Alzata al 10% (era al 5%) la riduzione degli oneri per i vecchi appalti. Le Regioni, al fine di salvaguardare i Lea con specifico riferimento alle esigenze di inclusione sociale, potranno comunque conseguire l’obiettivo economico-finanziario adottando misure alternative purché assicurino l’equilibrio del bilancio sanitario.
Dispositivi medici (art. 6)
Abbassato il tetto per i dispositivi medici. Per il 2013 il tetto scende al 4,8% (oggi è fissato dalla spending review al 4,9% della spesa sanitaria) e nel 2014 scenderà al 4,4% (anziché al 4,8% come previsto dalla spending review).
Sla (art. 8)
Per gli interventi di pertinenza del Fondo per le non autosufficienze, inclusi quelli a sostegno delle persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica, è autorizzata la spesa di 200 milioni di euro per l’anno 2013.
Di seguito le principali novità introdotte nell’intero testo di legge nel corso dei lavori parlamentari.
Tfr, torna clausola di salvaguardia. Un emendamento dei relatori alla legge di stabilità approvato nella notte prevede che alla tassazione delle indennità di fine rapporto verrà applicata la curva delle aliquote vigenti al 31 dicembre 2006, se più favorevoli, invece di quelle vigenti nell’anno di insorgenza del diritto a percepire le indennità.
Esodati. Ci sono 554 milioni di euro, dal 2013 al 2020, per garantire la copertura finanziaria relativa alla salvaguardia di altri 10.130 esodati. La nuova platea è composta da 1.800 lavoratori in mobilità ordinaria, 760 in mobilità in deroga, 5.130 cessati e 2.440 volontari. Le risorse sono state reperite con il blocco della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici superiori a sei volte il trattamento minimo. Il totale degli esodati che potranno andare in pensione con le vecchie regole, antecedenti alla riforma Fornero, sale a 130.130, con una spesa complessiva di 9,8 miliardi di euro.
Detrazioni per figli a carico. Salgono a 1.220 euro le detrazioni per i figli a carico sotto i tre anni d’età. Se il bambino presenta disabilità, la detrazione è maggiorata di ulteriori 400 euro e arriva a 1.620 euro. Per quanto riguarda i bambini con più di tre anni, c’è una maggiorazione della detrazione pari a 150 euro, dagli attuali 800 a 950 euro. Qualora il minore presenti disabilità, la detrazione è maggiorata di ulteriori 400 euro e arriva così a 1.350 euro.
Controlli su falsi invalidi. Arrivano 450mila verifiche straordinarie dell’Inps in tre anni (2013-2015) sui falsi invalidi civili.
Fondo riduzione tasse. Anticipo di un anno dell’entrata in vigore del fondo per la riduzione della pressione fiscale, che sarà finanziato con i proventi della lotta all’evasione.
Stop aumento orario prof. Salta l’incremento da 18 a 24 ore settimanali. Le risorse per evitare l’incremento, pari a 182 milioni, saranno reperite attraverso vari fondi e con un taglio delle risorse destinate ai distacchi e comandi del personale del ministero e degli enti.
Stop operazione cieli bui. Soppresse dalla legge di stabilità le norme che prevedevano una politica di risparmio della pubblica amministrazione in relazione all’illuminazione degli edifici.
Incremento fondi produttività. Stanziati altri 800 milioni di euro per la detassazione della produttività nel biennio 2014-2015. ll finanziamento previsto per il 2014 è pari a 600 milioni di euro, mentre i restanti 200 milioni sono stanziati per l’anno successivo.
Niente Irap per mini imprese. Fondo di 540 milioni di euro, per il biennio 2014-2015, che permetterà l’esenzione dall’imposta per i piccoli imprenditori senza dipendenti a carico.
Aumento Iva. Sterilizzazione dell’Iva ordinaria al 10%, mentre l’aliquota al 21% salirà al 22% a partire dal primo luglio 2013.
No a taglio Irpef. Rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei ministri, è stata soppressa la norma che prevede il taglio dei primi due scaglioni delle aliquote Irpef. Il governo aveva previsto la riduzione delle due aliquote più basse del 23% e 27%, che sarebbero dovute passare al 22% e al 26 per cento. Proroga per il 2013 delle detrazioni Irpef, relativi ai carichi familiari, per i cittadini italiani che lavorano all’estero, ma che pagano le tasse italiane.
Detrazioni, via tetti e franchigie. Aboliti tetti e franchigie per deduzioni e detrazioni fiscali. Salta, di conseguenza, la retroattività.
Sblocco turn-over nelle forze di polizia. Saranno possibili assunzioni in deroga al blocco del turn-over per una spesa massima pari a 100 milioni di euro.
Sconti per assunzioni. Sale da 4.600 a 7.500 euro l’importo delle deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato. Aumentano anche le deduzioni per le assunzioni, sempre a tempo indeterminato, dei giovani under 35, che passano da 10.600 a 13.500 euro. Al Sud, lo sconto sale a 15mila euro in generale e a 21mila euro per gli under 35.
Risparmi enti di previdenza. Riduzione del personale, stretta sulla consulenze e taglio dell’esternalizzazione dei servizi informatici per gli enti previdenziali, che dovranno risparmiare 300 milioni all’anno a partire dal 2013. Arriva anche la certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione e assimilati (cud) in modalità telematica.
Salvo l’ente del microcredito. Ripristinato lo stanziamento, pari a 1,8 milioni di euro all’anno per tre anni, in favore dell’ente nazionale del microcredito.
Fondo Palazzo Chigi. Arrivano 900 milioni di euro con finalità sociali.
Tassa sulle macchine da gioco a premi. Un’imposta una tantum, pari a 500 euro per il 2012, dovrà essere pagata dai proprietari “di apparecchi utilizzati come veicoli di manifestazioni a premio”, come le macchinette che si trovano alle giostre o ai parchi gioco.
Fondi per Mose e Chioggia. Le risorse per la prosecuzione della realizzazione del Mose di Venezia sono ridotte di 100 milioni di euro per il periodo 2013-2016. Previsti finanziamenti per Venezia e i comuni veneti di Chioggia e Cavallino Treporti e per la realizzazione di una piattaforma d’altura davanti al porto di Venezia.
Fondi sisma Belice. Ci sono 10 milioni di euro, nel 2013, per le zone colpite dal terremoto del Belice, in Sicilia, più di 40 anni fa.
Fondi per esuli Istria e italiani in Croazia-Slovenia. Per gli esuli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia, si prevede un finanziamento di 2,3 milioni di euro all’anno per il 2013, il 2014 e il 2015. A favore delle minoranze italiane in Croazia e Slovenia, risorse per 3,5 milioni di euro all’anno, sempre per il triennio 2013-2015.
Pensioni di guerra. Alcuni emendamenti chiedevano di ripristinare la rivalutazione delle pensioni di guerra che vanno alle vedove o ai figli delle vittime di guerra, se il reddito supera i 15mila euro. Il governo ha chiesto e ottenuto che il tema venga affrontato durante il passaggio in Senato, impegnandosi a cercare una soluzione.
Sanità a Trento e Bolzano. Si allenta la stretta sul fronte dei beni e servizi nel settore della sanità per Trento e Bolzano. Lo prevede un emendamento approvato in commissione Bilancio. Un’altra misura, sempre relativa a Trento e Bolzano, prevede una clausola di salvaguardia relativa a tutte le disposizioni contenute nella Legge di stabilità stabilendo che quest’ultime siano inapplicabili agli enti a statuto speciale qualora in contrasto con gli statuti e le relative norme di attuazione.
La Stampa e Repubblica – 15 novembre 2012