“Signor Presidente, ma Lei da che parte sta?”. Dopo lo stop al decreto legge che sbloccava i pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese, il capogruppo regionale di Italia dei Valori, Antonino Pipitone, si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, scrivendogli una lettera inviata oggi pomeriggio.
“Sta dalla parte – è la domanda di Pipitone – delle imprese oneste, degli imprenditori che licenziano e chiudono perché gli Enti pubblici non scuciono una lira, o da quella delle banche, che negano credito e liquidità e della solita burocrazia, che tante volte ci ha promesso di eliminare? Chi Le scrive – scrive il capogruppo dipietrista – non è uno dei 1.122 imprenditori veneti, che hanno chiuso i battenti e nemmeno uno dei 4.000 dipendenti, che hanno perso nel 2012 il posto di lavoro nella nostra regione. È un medico diabetologo che, dal 2010, ha l’onore di rappresentare i suoi concittadini nel Consiglio regionale del Veneto. L’Italia e il Veneto – continua Pipitone – non possono più attendere i tempi incerti e sempre più lunghi della politica, il cui scollamento dal mondo reale ha raggiunto livelli impensabili. Metta immediatamente a disposizione i 40 miliardi di euro previsti per i pagamenti della P.A., di cui 7 dovrebbero arrivare nella nostra regione, strangolata dal folle “patto di stabilità”. Approvando in tempi rapidi il decreto legge – conclude Pipitone – dimostri di essere dalla parte di chi produce e lavora. Dalla parte di chi, per l’ingiusta attesa di vedersi pagato, il proprio lavoro lo sta perdendo. E, con esso, la propria sussistenza e la propria dignità”.
5 aprile 2013