Il Decreto Balduzzi introduce, dopo più di dieci anni, nuove norme in materia di attività professionale intramoenia dei medici, al fine di superare il regime provvisorio.
Le aziende sanitarie devono procedere, entro il 31 dicembre 2012, a una ricognizione degli spazi disponibili per l’attività libero-professionali ed eventualmente possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne, ovvero autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Le regioni garantiscono anche attraverso proprie linee guida che le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, i policlinici e gli Ircss gestiscano, con integrale responsabilità propria, l’attività intremuraria al fine di assicurarne il corretto esercizio e «senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di sistemi e di moduli organizzativi e tecnologici che consentano il controllo dei volumi delle prestazioni libero-professionali che non devono superare, globalmente considerati, quelli eseguiti nell’orario di lavoro».
Repubblica – 1 novembre 2012