Il ministro Renato Balduzzi annuncia che il Decreto andrà nel Patto della salute, ciò comporterà tempi più lunghi per la sua stesura definitiva. Il decreto è stato approvato il 5 settembre dal Consiglio dei Ministri. I tecnici del Ministero della Salute si impegneranno ad effettuare anche delle piccole modifiche, rispetto a ciò che è stato annunciato.
Ad esempio in merito alla distanza delle slot machine dalle scuole e dagli ospedali. Inoltre altre modifiche potrebbero essere apportate alle norme sul governo clinico, la nomina dei primari e dei direttori generali. Ma la base del Decreto dovrebbe rimanere quello approvato dal Cdm.
Il ministro cerca l’intesa con le Regioni sugli ambulatori
Il decretone sanitario entrerà nel Patto per la salute, aprendo così il confronto con le Regioni. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro della Salute Renato Balduzzi: «È un impegno che mi sento di prendere e ne trarrò le conseguenze ove non vi fossero le condizioni». Il ministro ha accolto così la richiesta del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani che ha chiesto al governo anche la completa riscrittura dell’articolo 1 del decreto approvato nei giorni scorsi che riguarda l’apertura 24 ore su 24 degli ambulatori. Spiega Errani: «Quello che vogliamo è riscrivere insieme l’articolo sulle cure primarie, fornendo alle Regioni quelle indicazioni necessarie per cominciare a partire». L’apertura di Balduzzi, dopo settimane di testa a testa con regioni e i sindacati che avevano annunciato uno sciopero ad oltranza nasce,dalla consapevolezza «di trovare le giuste intese per dare le gambe» alle norme del decreto.E ad una domanda sul tetto di 1800 pazienti per i medici di famiglia Balduzzi ha ricordato: «Si tratta di un tema antico, può darsi che si possa ridiscutere ma è importante dare attuazione ai principi della continuità assistenziale». Per il ministro comunque «non saranno necessarie risorse in più perchè i fondi per gli investimenti arriveranno direttamente dalla spending review».
Ansa – 8 settembre 2012