Razionalizzazzione della pubblica amministrazione (Dl precari): arriva in aula alla Camera il testo emendato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavoro su cui riferiranno i presidenti (e relatori del provvedimento) della XI (Lavoro) e I (Affari costituzionali) Cesare Damiano (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Pdl). Le commissioni hanno concluso il loro lavoro emendando ulteriormente il testo approvato dal Senato e che quindi una volta licenziato dall’aula di Montecitorio dovrà tornare a Palazzo Madama per il via libera definitivo e probabilmente senza modifiche: la scadenza del decreto legge è mercoledì 30 ottobre e l’approdo in aula alla Camera era stato inizialmente previsto per lunedì 21 ottobre. Poche le novità dirette per il Servizio sanitario nazionale.
Per gli enti del Ssn, fermi restando i vincoli di legge sulle assunzioni, si applicano come in tutta la Pa i commi 6, 7, 8 e 9 dell’articolo 4 del provvedimento in cui è prevista la possibilità di bandire concorsi fino al 31 dicembre 2016 per “recuperare” il personale a tempo determinato purché i partecipanti abbiano determinati requisiti (servizio a tempo determinato da almeno tre anni negli ultimi cinque anni, purché assunto con procedure selettive). Il meccanismo sarà “di norma” quello di adottare bandi per assunzioni a tempo indeterminato con contratti di lavoro a tempo parziale, salvo diversa motivazione, tenuto conto dell’effettivo fabbisogno di personale e delle risorse finanziarie dedicate e si terrà in considerazione l’anzianità anagrafica, di servizio e i carichi familiari. Ovviamente è previsto il rispetto dei limiti di spesa.
A regolare il tutto però dovrà essere un Dpcm (su proposta dei ministeri di Salute, Economia, Pubblica amministrazione e d’intesa con la Stato-Regioni) da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legge e quindi già a fine novembre.
Nel Dpcm saranno previste anche specifiche disposizioni per il personale dedicato alla ricerca in sanità, per individuare i requisiti per l’accesso ai concorsi, dei titoli di studio di laurea e post laurea in possesso del personale precario e per il personale medico in servizio presso il pronto soccorso delle aziende sanitarie, con almeno 5 anni di prestazione continuativa anche se non in possesso della specializzazione in medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza.
Confermata anche la modifica del Senato che prevede per i medici fiscali Inps che «le liste speciali siano trasformate in liste speciali ad esaurimento, nelle quali sono confermati i medici inseriti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto sui precari, e che vi risultavano già iscritti al 31 dicembre 2007». In sostanza si tratta della stablilizzazione dei medici precari dell’Istituto.
Ulteriore novità riguarda i certificati per l’attività sportiva non agonistica che sono rilasciati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport o dai medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano. I medici per il rilascio si avvalgono dell’esame clinico degli accertamenti incluso l’elettrocardiogramma, secondo linee guida approvate con decreto del ministro della Salute, su proposta della FnomCeO, sentito il Consiglio superiore di sanità. Tutto a ciosto zero per la finanza pubblica, si intende.
Assunzioni (precarie) nella Pa. Decreto sul pubblico impiego da oggi in aula alla camera. Posti a tempo riservati ai vincitori di concorsi sine die
Contratti a tempo determinato nelle amministrazioni pubbliche «riservati» ai vincitori di concorso e ai soggetti idonei nelle graduatorie vigenti per i bandi finalizzati ad assunzioni «sine die». E una ulteriore (rispetto al testo di governo e senato) sforbiciata ai fondi per le auto blu. Sono alcune delle novità introdotte dalle commissioni affari costituzionali e lavoro di Montecitorio al decreto sul pubblico impiego (101/2013) da oggi all’esame dell’Aula, contenente principalmente misure per salvaguardare i lavoratori non stabili e ridurre le spese (si veda ItaliaOggi dell’11/10/2013). In particolare, l’emendamento di Simone Baldelli (Pdl) punta a utilizzare al meglio coloro che hanno vinto un concorso, senza però gravare pesantemente sui conti in affanno degli enti nazionali e locali: nel testo, infatti, si legge che «per prevenire fenomeni di precariato», la p.a. ricorre «al contratto a tempo determinato, solo dopo aver verificato di poter sottoscrivere» modelli a termine con chi si è classificato ai primi posti ed è idoneo secondo le graduatorie vigenti «della stessa, o di altre amministrazioni del medesimo comparto», predisposte a seguito di bandi per assunzioni a tempo indeterminato.
Per il deputato del centrodestra si tratta della soluzione ideale per far valere «un principio meritocratico», e per «far risparmiare tempo e denaro al nostro sistema». Sul busillis riordino delle province, passa la proposta di Marilena Fabbri (Pd) che consente che i contratti dei dipendenti «in comando» presso altre amministrazioni (in base a quanto stabiliscono gli articoli 56-57 del Testo unico sugli impiegati civili dello stato) possano essere prorogati, anche in deroga ai limiti temporali della durata di tre anni; tuttavia, si precisa, la nuova destinazione del personale non comporta la nascita di un diverso rapporto e, quindi, non incide sulla posizione economico-giuridica del lavoratore, il cui trattamento retributivo resta di norma a carico dell’organismo «comandante».
Gli enti locali, grazie a un emendamento di Renata Polverini (Pdl), potranno avvalersi dei vigili del fuoco pagando loro straordinari e risorse necessarie. E su iniziativa del M5S, a partire dal 2014 si potrà spendere per auto blu dall’80% al 50% del limite fissato per il 2013, tetto valido anche per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per dotarsi dei buoni taxi.
Il testo approvato dalle commissioni inviato all’aula della Camera
Il Sole 24 Ore sanita e ItaliaOggi – 23 ottobre 2013