Resta a 500 milioni la soglia per il credito d’imposta alle infrastrutture previsto dal decreto sviluppo. La Commissione Industria del Senato ha infatti bocciato l’emendamento dei relatori che abbassava a 100 milioni l’importo minimo delle opere destinatarie dell’agevolazione.
Via libera invece da parte della commissione a un emendamento che prevede il credito d’imposta per progetti di realizzazione delle reti a banda ultralarga d’importo inferiore ai 500 milioni. L’agevolazione aumenta del 15% se il progetto è realizzato al Sud. Il decreto sviluppo ha ottenuto il via libera della commissione, nel pomeriggio è iniziata in Aula la discussione generale del provvedimento: le repliche dei relatori e del governo sono previste per domani mattina quando l’Esecutivo dovrebbe porre anche la questione di fiducia. Governo battuto sulle concessioni per le spiagge Il Governo è stato battuto in commissione Industria sulla proroga della concessione delle spiagge inserita nel dl sviluppo. La proroga, inizialmente prevista di 30 anni, è stata ridotta a 5 dopo i rilievi della Bilancio, anche se il governo aveva espresso parere contrario anche sulla mini-proroga. Infrastrutture, Improta: è prevalsa la linea del Tesoro Nella definizione del credito di imposta per le infrastrutture è prevalsa – ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Guido Improta – la linea di “prudenza” del ministero dell’Economia, contrario a un abbassamento del tetto per motivi di copertura. Verso decreto Economia su dismissione enti previdenziali Un emendamento che ha ottenuto il via libera della Commissione industria prevede l’emanazione di un decreto del ministero dell’Economia che definisca le modalità di vendita e di locazione degli immobili a uso residenziale degli enti previdenziali pubblici. Mps, no della Commissione Bilancio a modifiche Monti-bond La Commissione Bilancio del Senato ha bocciato l’emendamento dei relatori al Dl sviluppo che modificava i Monti-Bond per Mps. Le proposte prevedevano che gli interessi dei Monti Bond potessero essere pagati da Mps «in forma monetaria» o in nuovi strumenti finanziari (Monti-bond) e azioni, allontanando così l’ingresso del Tesoro nel capitale. Semaforo rosso per l’Agenzia della coesione In mattinata la commissione Bilancio del Senato ha bocciato l’emendamento del Governo al decreto – presentato in commissione Industria – che istituiva l’Agenzia per la coesione. La proposta dell’Esecutivo era già stata bocciata alla Camera per estraneità di materia con la legge di stabilità. L’emendamento ha ricevuto parere negativo sui profili di copertura finanziaria da parte della commissione Bilancio in base all’articolo 81 della Costituzione.
ilsole24ore.com – 5 dicembre 2012