Dentiere a metà prezzo per gli iscritti ai club Forza Silvio. È l’iniziativa lanciata ieri da Vincenzo Leli, presidente del Club del XV Municipio, l’ultima frontiera di un partito al quale Silvio Berlusconi, in tempi di gravissima crisi economica, ha chiesto di trasformarsi quasi in una onlus: un’associazione di assistenza che metta l’aspetto politico in secondo piano.
Quando lo scorso dicembre l’ex premier lanciò la nuova era dei club in tanti non lo presero sul serio. L’appello agli iscritti dei club a trasformarsi in una sorta di «angeli della povertà» sembrava più che altro una mossa elettorale per un ritorno alle urne che, allora, appariva imminente. Invece, tra lo scetticismo di molti – compresi, va detto, diversi parlamentari di Forza Italia – Berlusconi ha continuato a dedicarsi anima e corpo ai club mostrandosi insofferente quando qualcuno gli chiedeva un attimo di tempo da riservare al «partito».
Col risultato che, a distanza di alcuni mesi, l’attività dei club (al momento ne sarebbero stati fondati circa diecimila) ha cominciato a prendere piede. E a partorire iniziative inedite nel panorama forzista. Un esempio è proprio quello lanciato da Celi: «Tutti i tesserati al nostro Club Forza Silvio possono usufruire di protesi dentali scontate al 50%» ha spiegato, «abbiamo stipulato un accordo con uno studio odontoiatrico per offrire agli iscritti del nostro circolo dei prezzi abbordabili come mai prima d’ora sull’acquisto di dentiere e protesi mobili».
A dir la verità l’idea non è proprio inedita: su uno stesso progetto, ad esempio, stava lavorando il club Forza Silvio della Garbatella, che a breve dovrebbe siglare una convenzione con altri odontoiatri per offrire ai propri iscritti la possibilità di sottoporsi a una prima visita gratuita e alle successive a tariffe scontate. Non poteva mancare, però, l’impegno animalista, ispirato dalle ultime indicazioni dell’ex premier. «Avremo un veterinario in sede una volta a settimana» spiega Simone Foglio, presidente del club nonché capogruppo di FI in VIII Municipio, «e una volta al mese effettueremo delle visite a domicilio per gli anziani che hanno difficoltà a spostarsi, con trattamento economico agevolato per i più bisognosi». Non finisce qui: «Tra fine aprile e inizio maggio organizzeremo una gita ad Amatrice (nel reatino, ndr) per gli iscritti più anziani. Con 20 euro garantiremo trasporto e pranzo grazie a ristoratori amici». Tutto opportunamente organizzato prima della tornata elettorale di fine maggio. «È vero – ammette Foglio – ma il Presidente ci ha detto che prima del consenso viene la nostra funzione di amministratori pubblici. Se ci comporteremo bene, verranno anche i voti».
A Gaeta, invece, si sono inventati la «colletta alimentare». «Abbiamo preso accordi con i gestori e i proprietari di centri di media-piccola distribuzione – spiega Cristian Leccese – Ci consegnano merce che non solo viene donata da chi fa la spesa, ma magari è lievemente danneggiata o si avvicina alla data di scadenza. Noi la regaliamo ai bisognosi che arrivano nella nostra sede o la consegnamo ad altre associazioni che si dedicano ai meno abbienti». In questo caso, i beneficiari non sono solo gli iscritti al club. «È un’iniziativa che guarda più all’aspetto civile che a quello politico» conferma Leccese.
Ci sono poi i progetti che si articolano meno nell’immediato e puntano a obiettivi di alto profilo. Un club Forza Silvio di Palermo, guidato da Dina Lavarvera, ha denunciato il problema delle imprese confiscate alla mafia, gestite in amministrazione controllata dallo Stato e nel 90% dei casi condannate al fallimento. Con ricadute sui dipendenti innocenti. «Con i nostri referenti nazionali – spiega Lavarvera – stiamo lavorando per trovare una soluzione a questo tipo di problematiche». Ma ci sono anche club rivolti al pianeta femminile, come il «Mamme per la Libertà» di Roma, guidato da Francesca Crispino, che da tempo lavora al fianco delle parlamentari di FI per trovare soluzioni adatte a facilitare il reiserimento nel lavoro di chi ha partorito da poco. Anche se la voglia resta quella di passare dalla teoria all’azione: «Avevamo pensato di trasformare la sede del club in una ludoteca per aiutare le nostre iscritte» spiega Crispino, «ma con i bambini è tutto così complicato, ci vogliono tanti permessi». Sarà per questo che, al momento, Berlusconi sembra più concentrato sugli animali.
Il Tempo – 3 aprile 2014