Dalla tassa sulla plastica al nuovo regime fiscale sulle auto aziendali, passando per il dissesto idrogeologico, l’Ilva, la sicurezza delle scuole, gli interventi a favore di Regioni e Comuni, gli stipendi dei Vigili del Fuoco. Mentre alla Camera entra nel vivo l’esame del decreto fiscale, con il Pd che propone l’azzeramento delle commissioni sugli acquisti con moneta elettronica fino a 15 euro, in Senato la battaglia per la modifica della Legge di Bilancio è appena cominciata, anche se i margini concessi dall’esecutivo sono scarsi.
Sul tavolo ci sono 4.550 emendamenti, che dopo l’esame di ammissibilità e la scrematura dei gruppi si ridurranno a 5-600. Molti vertono sugli aspetti più controversi e delicati della manovra, sui quali il governo deve ancora prendere una posizione. E la loro discussione, che dovrebbe terminare il 3 dicembre, prima del passaggio in Aula, rischia di essere quanto meno effimera.
Ad ogni buon conto il Partito Democratico ha già selezionato una ventina di emendamenti chiave, e lo stesso stanno facendo il M5S e Iv. I democratici propongono la riduzione delle tasse sulla plastica a 0,8 euro al chilo, con l’esenzione per i prodotti riciclati almeno al 60%, e sulle bevande zuccherate, ma anche la rimodulazione di quelle sulle auto aziendali. Per le auto ibride ed elettriche il valore Irpef (e dunque le tasse) scenderebbe dall’attuale 30 al 15% del costo chilometrico convenzionale. In pratica le tasse si dimezzerebbero rispetto al valore attuale. Per le automobili che emettono meno di 90 grammi di CO2 al chilometro il peso fiscale passerebbe dall’attuale 30 al 40%, mentre salirebbe al 60% per le automobili più inquinanti.
Tra le proposte selezionate dal Pd ci sono quelle a favore della famiglia (con 100 milioni in più per i non autosufficienti, 50 milioni aggiuntivi sul Fondo affitti e l’estensione a 10 giorni del congedo parentale per i papà), delle imprese e degli enti locali. Si prevedono più fondi per agevolare gli investimenti in beni strumentali e rafforzare il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, 100 milioni in più ai Comuni e nuove risorse per le scuole e la sistemazione delle strade.
Molti emendamenti prevedono lo stanziamento di nuove risorse per lottare contro il dissesto idrogeologico e riparare i danni causati dal maltempo. Il Pd ha proposto un fondo da 100 milioni per Venezia, e di destinare altri 150 milioni al dissesto idrogeologico. Primo Di Nicola, senatore abruzzese del M5S, chiede un miliardo di euro per la messa in sicurezza sismica di tutte le scuole in zona 1, la più pericolosa, senza il quale minaccia di non votare la Legge di bilancio. Il Movimento 5 Stelle concentra le sue proposte di modifica sulle questioni ambientali, ma propone anche l’assunzione di 2 mila medici specializzandi, proposta sostenuta anche dal Pd.
Alla Camera, intanto, oggi iniziano le votazioni degli emendamenti al decreto fiscale che accompagna la manovra. Anche sul decreto fiscale il governo deve ancora tirare le somme. Il governo starebbe pensando di portare a 3 miliardi di euro la dotazione del cashback, la restituzione di parte della spesa fatta con moneta elettronica. Il Pd, intanto, propone il taglio delle commissioni.
Il Corriere della Sera