di Lorenzo Zoli, il Gazzettino. Partono i controlli a campione sull’uso dei telefoni cellulari aziendali dell’Ulss 18. È stato infatti approvato lo scorso 15 giugno, con decreto del direttore generale Arturo Orsini, il «Regolamento per l’utilizzo di apparecchi telefonici cellulari di servizio». Una novità che non è una bazzecola e che molto probabilmente tra Cittadella e ospedale starà già creando un po’ di grattacapi e ansie.
Da ora in avanti, ogni sei mesi si farà il punto sulle verifiche a campione previste nel regolamento sugli elenchi di chiamate effettuate e coloro che dovessero essere scoperti a fare telefonate per motivi privati non ritenute giustificate rischiano sanzioni disciplinari.
L’approvazione del regolamento è scattata nei giorni scorsi e muove da esigenze di razionalizzazione dei costi che erano già alla base della Finanziaria del 2008. Le verifiche saranno compito soprattutto del Responsabile dell’unità operativa complessa Servizio tecnico, al quale, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del regolamento, spetta istituire «un sistema per la verifica a campione sul corretto utilizzo delle relative utenze». Allo stesso modo, compito della medesima figura sarà relazionare «alla direzione ogni sei mesi sull’esito delle verifiche effettuate nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali». Il che non toglie comunque che anche direttori e responsabili potranno sollecitare verifiche e controlli. Qualora da questa attività dovesse emergere che in effetti ci sono chiamate private (le verifiche saranno ovviamente condotte avendo sottomano gli elenchi delle chiamate eseguite, per quanto nel pieno rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali), le conseguenze potranno essere di due tipi. In prima battuta la Gestione del personale provvederà a scalare dallo stipendio il costo delle chiamate non ritenute giustificate da motivi di servizio. In seconda battuta non sono poi da escludere nemmeno conseguenze di tipo disciplinare, qualora se ne ravvisino i presupposti. Lo stesso regolamento, poi, istituisce anche una nuova trafila e la necessità di aggiornare le autorizzazioni per l’assegnazione degli apparecchi telefonici cellulari, con decorrenza entro 45 giorni dalla approvazione del regolamento stesso.
Il Gazzettino di Rovigo – 24 giugno 2015