Riunione ieri pomeriggio a Palazzo Vidoni tra i sindacati e il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, con l’obiettivo un confronto sul provvedimento di spending review nelle Pubbliche amministrazioni. In pratica, come si procederà alla riduzione delle dotazioni organiche delle varie amministrazioni. Per rendere possibile questo obiettivo ambizioso che rientra nel filone della revisione della spesa pubblica il ministero ha adottato il 24 settembre una direttiva firmata dallo stesso ministro (la n. 10/2012) per «realizzare una revisione razionale della spesa dell’apparato amministrativo attraverso tagli mirati e non lineari, ricorrendo al metodo della compensazione». Leggi anche “Pubblico impiego, più tagli. Riduzioni oltre il tetto del 20%“
Tra l’altro si tratta di ridurre, ricorda il ministero, «le dotazioni organiche dei dirigenti del 20% e quelle del personale non dirigenziale del 10% del valore della spesa».
Tra gli altri interventi la direttiva prevede la revisione degli assetti organizzativi con la razionalizzazione delle strutture e l’eliminazione delle sovrapposizioni e le duplicazioni di competenze. Nei piani anche il calcolo delle eventuali eccedenze di personale che richiedono interventi di riassorbimento mediante cessazioni dal servizio, mobilità volontaria, contratti di solidarietà, collocamento in disponibilità. Con la direttiva il ministro fornisce gli indirizzi applicativi e di coordinamento della misura individuando modalità, adempimenti e tempi di attuazione del processo.
Il nodo produttività e i segnali del ministro
Tempi stretti per l’attuazione della spending review nella pubblica amministrazione. La direttiva adottata dal ministro Patroni Griffi contiene precise linee di indirizzo, adempimenti e scadenze ravvicinate per le amministrazioni centrali, che dovranno riorganizzarsi riducendo del 20% il numero dei dirigenti e tagliando del 10% il restante personale. Si punta a razionalizzare le strutture, eliminando le sovrapposizioni e le duplicazioni di competenze, per aumentare l’efficienza.
Anche dal ministero ammettono che si tratta di un’«operazione complessa» – basti pensare che a tutt’oggi in molte amministrazioni le piante organiche non sono state più aggiornate da anni – ma Patroni Griffi assicura che i tagli saranno «mirati», attraverso il meccanismo delle «compensazioni» che consente di destinare il personale dagli uffici con organici in sovrannumero a quelli in cui si registrano carenze. Una parte dei sindacati (Cgil, Uil e Confsal), tuttavia, è convinta che questa operazione produrrà tagli lineari con conseguenze negative per l’erogazione delle prestazioni in diversi comparti, ed ha indetto uno sciopero generale per il 28 settembre.
Ma in un dibattito ancora troppo incentrato sui tagli, bisognerebbe maggiormente focalizzare l’attenzione sulle inefficienze della pubblica amministrazione che rappresentano un enorme freno allo sviluppo. Bisognerebbe tornare a parlare di produttività, anche se senza le risorse per premiare il merito, la sfida rischia di rimanere solo un buon proposito. Ecco perchè va sottolineato il segnale arrivato dal ministro, disponibile ad adottare una direttiva indirizzata all’Aran, per riavviare la contrattazione integrativa destinando una parte delle risorse risparmiate dalle amministrazioni, in virtù dei processi di razionalizzazione, ai lavoratori più meritevoli.
tratto dal Sole 24 Ore – 26 settembre 2012