“Sulla salute non si può scherzare e, trovandoci di fronte ad un possibile rischio epidemico, non si può prescindere dalla prevenzione”. Lo dichiarano in una nota il vicepresidente della commissione Sanità Claudio Sinigaglia(PD) e i consiglieri regionali democratici Bruno Pigozzo e Graziano Azzalin.
”Senza voler creare inutili allarmismi, – ribadiscono – non va sottovalutata la pericolosità del virus del Nilo, meglio noto come West Nile, che può essere clinicamente grave, in alcuni casi letale e per il quale non esistono vaccini e terapie speciali: l’unico vero argine è rappresentato dalle disinfestazioni delle zanzare che ne sono il veicolo di trasmissione. A testimonianza della pericolosità del virus – spiegano i tre esponenti democratici – senza guardare ai decessi, basta sottolineare come per mesi abbia bloccato le donazioni di sangue anche a chi avesse soggiornato solo per un breve periodo nelle zone del Veneto a rischio contagio. Già due anni fa il Pd, con un’interrogazione aveva spronato la Giunta a provvedere ad avviare urgentemente una campagna di sorveglianza sanitaria per contrastare la diffusione del West Nile e la Regione ha identificato e condiviso con le Ulss delle aree a rischio i provvedimenti straordinari da adottare in collaborazione con i Comuni, come i trattamenti disinfestanti straordinari, per proteggere la popolazione da possibili nuove infezioni. Il problema, tuttavia, non si è esaurito ed i protocolli prevedono interventi costanti. Quelli per l’estate che si sta ormai avvicinando sembrano ancora latitare ed è per questo che sproniamo la Giunta ad intervenire tempestivamente nelle aree a rischio della bassa veronese, del padovano, del veneziano e del Polesine”. “Da parte dell’assessore Coletto – spiega Azzalin – abbiamo ricevuto oggi importanti rassicurazioni. Le linee operative per la sorveglianza delle febbri estive in Regione Veneto sono praticamente già pronte, ma soprattutto sono in arrivo gli attesi finanziamenti per consentire alle Ulss interessate dal problema di dare il via, di concerto con le amministrazioni comunali, alle operazioni di disinfestazione straordinaria. La Regione si sta muovendo in modo coordinato e trasversale, ma non c’è tempo da perdere: già l’Ulss 18, sul cui territorio nello scorso anno si sono verificati ben cinque casi di West Nile, ha inviato una richiesta di finanziamento urgente per poter provvedere alle necessarie disinfestazioni. La stagione particolarmente mite, infatti, rende necessario intervenire già da subito, ma né l’Ulss, ingabbiata dal piano di rientro, né i Comuni per i quali sono ben note le difficoltà di bilancio, hanno fondi necessari. In questo momento di scarsità di risorse è importante capire le priorità e questa, a tutti gli effetti, lo è. Perché la prevenzione non solo è la migliore arma di difesa dal virus, ma anche un modo per evitare maggiori costi nel futuro”.
14 aprile 2014