Ebola, nuovo pericolo all’orizzonte: il virus è mutato, potrebbe essere più contagioso. Gli scienziati della Guinea lanciano l’allarme
Silvia De Santis, L’Huffington Post. Secondo l’Organzzazione Mondiale della Sanità l’epidemia di Ebola sembrerebbe arginata, ma un nuovo pericolo si affaccia all’orizzonte. Secondo gli scienziati della Guinea che lo monitorano costantemente, il virus è mutato. I biologi dell’Istituto Pasteur in Francia, che per primi lo scorso marzo isolarono il virus, stanno analizzando centinaia di campioni di sangue di pazienti contagiati in Guinea per verificare se effettivamente ebola sia diventato più “abile” a saltare da persona a persona e quindi più contagioso.
“Sappiamo che il virus sta cambiando molto” ha spiegato alla BBC il genetista Anavaj Sakunthabaj “ma è indispensabile capire in che modo, sia per la diagnosi di nuovi casi, sia per il loro trattamento. Assistiamo ora a pazienti del tutto asintomatici che, in quanto tali, potrebbero veicolare il virus con molta più facilità. Temiamo che ebola possa diventare meno mortale ma più contagioso”. Finora l’epidemia di ebola ha colpito più di 22,000 persone e le vittime sono state 8,795 tra Guinea, Sierra Leone, Liberia.
Sono numeri da guerra civile, ma secondo quanto annunciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità la scorsa settimana, l’epidemia è in ritirata, o almeno sotto controllo. Il prossimo passo è monitorare possibili mutazioni del virus, eventualità da non sottovalutare, tanto più che ebola è un RNA virus – come quello dell’influenza o dell’HIV – e, in quanto tale, soggetto ad elevati tassi di mutazione, capace di grande adattabilità e quindi potenzialmente più contagioso. Un cambiamento potrebbe incidere non soltanto sulla trasmissione dell’infezione, ma anche sulla risposta a vaccini già collaudati o in via di sviluppo.
Cauto il professor Jonathan Ball, virologo all’Università di Nottingham, secondo cui è ancora prematuro stabilire se il numero di pazienti contagiati ma che non manifestano i sintomi della malattia sia superiore rispetto alle epidemie precedenti. “Potrebbe trattarsi semplicemente della legge dei grandi numeri: se cresce il numero dei contagiati, aumenta in proporzione anche il numero dei pazienti asintomatici”.
Un altro timore deriva dal fatto che avendo più tempo e più “ospiti” a disposizione, Ebola potrebbe mutare e trasmettersi per via aerea. Ma per ora non c’è alcuna evidenza scientifica e la propagazione resta limitata al contatto diretto con i fluidi delle persone infettate. “Alcune mutazioni ci sono state, ma il metodo di trasmissione è sempre uguale – rassicura Noel Tordo, virologo all’Istituto francese Pasteur -Basta evitare di entrare in contatto con i malati per scongiurare il contagio. Come scienziati, però, non possiamo escludere che il virus in futuro cambi ancora”.
30 gennaio 2015