Sottoporre la carne ad irradiazione per ridurre il rischio di contaminazione al batterio di E.coli, come gia’ accade per numerosi alimenti. E’ la soluzione allo studio in Canada dove recentemente si e’ verificata un’importante contaminazione in uno stabilimento per la lavorazione della carne.
L’irradiazione e’ una tecnologia ‘antica’, brevettata nel 1905, usata gia’ su diversi prodotti come cipolle, patate, farina, spezie, ‘passate’ sotto raggi X e gamma, precisa il sito Web dell’Agenzia canadese per l’ispezione degli alimenti (Acia). L’Organizzazione mondiale della sanita’ e la Food and Drug Administration(Fda) Usa, hanno dato il via libera all’irradiazione su diversi alimenti, ma non sulla carne, per l’opposizione che il metodo ha trovato in diverse parti del mondo.
L’uso dei raggi, infatti, crea inquietudini nei consumatori ma, spiegano gli esperti, “questo sistema non varia il gusto, non lascia alcun residui di radioattivita’, ne riduce gli apporti nutrizionali”.
Adnkronos Salute – 9 ottobre 2012