I medici, in un impressionante quanto colpevole vuoto sociale, provano a rialzare la testa. Assumono su di loro il carico di una protesta sociale che per quello che implica dovrebbe essere generale dal momento che con questa legge di stabilità in pericolo è l’art 32 delle Costituzione, la tutela pubblica delle malattie, il nostro sistema solidaristico e universalistico e le professioni i cui doveri sono per qualsiasi malato la prima vera garanzia etica e scientifica…
Il punto è che i medici, ma anche le altre professioni, a forza di restrizioni, privazioni, limiti di ogni genere, blocchi di vario tipo non sono più in grado di adempiere ai loro doveri cioè di svolgere il loro lavoro come si diceva una volta in “scienza e coscienza”…
… Il 29 novembre a Roma parteciperò alla manifestazione pubblica dei medici, gli unici nella sanità e nel mondo del lavoro ad avere avuto il coraggio di dire «Basta».
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22 ottobre 2015