Il centro che va affollandosi sempre di più. Man mano che ci si avvicina alla fine della legislatura, l’area dei moderati che si posiziona nell’area centrale dell’emiciclo diventa sempre più popolata.
Sotto i riflettori dello scorso fine settimana il movimento lanciato da Luca Cordero di Montezemolo – “Movimento per la terza Repubblica” – con l’obiettivo esplicito di fornire «una base elettorale» a un nuovo governo Monti. Il Monti bis come slogan della campagna elettorale Con il movimento di Montezemolo, dunque, tutta l’area centrista che si presenterà alle prossime elezioni politiche avrà il Monti bis come slogan principale della campagna elettorale. Ma sia l’obiettivo ultimo, sia la strategia del “Nuovo centro” in formazione presentano ancora molti punti interrogativi che – presumibilmente – dovranno essere sciolti nelle prossime settimane. I centristi si federeranno prima del voto? Innanzitutto occorrerà capire se i centristi si federeranno prima del voto presentandosi uniti all’elettorato. Il dibattito è apertissimo: Casini e Montezemolo si faranno concorrenza o creeranno un’unica lista? Il leader Udc per ora non si sbilancia ma qualcuno nel suo partito (Rocco Buttiglione) già chiede «una sola lista di moderati per Monti». E lo stesso ministro montiano Andrea Riccardi, che fa parte della squadra di Montezemolo, incalza il leader Udc: «Dividersi sarebbe un errore». Non mancano, tuttavia, le voci di un certo imbarazzo di Casini dinanzi al passo in avanti dei moderati montezemoliani e di un forte gelo sceso tra i due. Per ora il premier si scermisce dicendo che «nessuno» gli ha chiesto «un impegno» Un altro interrogativo aperto riguarda la disponibilità di Mario Monti a dare un endorsement più o meno formale ad una o più liste elettorali centriste. Per ora il premier si schermisce dicendo che «nessuno» gli ha chiesto «un impegno». Ma secondo molti osservatori è solo una questione di tempo. «Il movimento di Montezemolo – scrive oggi il Financial Times – ha molte speranze di ricevere l’endorsement di Monti, probabilmente dopo che Napolitano scioglierà le Camere nel gennaio prossimo». «E una possibile alleanza con altre formazioni pro-Monti – aggiunge il foglio della City – potrebbe aumentare le loro chance di ottenere la mano del premier, facendo accrescere le loro possibilità alle elezioni». Uno scenario tutt’altro che peregrino
Al centro della questione ci sarebbe il Cdo Eirles 337, un titolo a cui, secondo Mazzeo Cicchetti, si riferirebbe Oliveti nei suoi interventi, “apparentemente con l’intenzione di dimostrare che il patrimonio dell’Enpam gode di ottima salute e che tutti gli allarmismi a tal proposito sono ingiustificati”.
Per il presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza, però, “ci sono due importanti considerazioni riguardo a questo titolo che Oliveti si dimentica di menzionare: la prima è che questo titolo ha sempre rappresentato, storicamente, un’eccezione positiva all’interno del portafoglio di CDO della Fondazione, ovvero, tra tutti i titoli, è quello che ha avuto, di gran lunga, la performance migliore; la seconda considerazione è che tra tutti i Cdo questo è quello con nozionale minore, e quindi la performance lievemente positiva di questo titolo non compensa, se non in misura estremamente marginale, l’andamento negativo degli altri Cdo”, i cui valori vengono forniti da Mazzeo Cicchetti nella seguente tabella dalla quale, conclude il presidente dell’Ordine dei Medici di Potenza, “emerge in maniera chiara che l’informazione più importante, per capire lo stato del patrimonio della Fondazione, non è quella relativa al titolo Eirles 337, quanto piuttosto quella relativa all’andamento degli altri titoli Cdo che rappresentano una porzione molto più rilevante del portafoglio, e che alla data dell’ultimo bilancio sembravano ancora pericolosamente in difficoltà”.
Ilsole24Ore.com – 20 novembre 2012