Con un’ordinanza del presidente Errani sono stati revocati i provvedimenti assunti negli ultimi due mesi dall’individuazione del primo focolaio di epidemia. A quasi due mesi dall’individuazione del primo focolaio in un allevamento di galline, l’epidemia di aviaria che ha interessato l’Emilia-Romagna è ufficialmente conclusa. Sono decaduti infatti i vincoli, quale zona di sorveglianza, stabiliti dalla Decisione della Commissione Ue per gli ultimi Comuni ancora interessati da provvedimenti conseguenti ai focolai di influenza, e non si sono manifestati nuovi casi di infezione: per questo il presidente della Regione Vasco Errani – su proposta dell’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – ha emesso ieri una nuova ordinanza che revoca tutti i provvedimenti precedenti. Revocate le zone di restrizione, il Ministero della Salute abroga il dispositivo dirigenziale del 6 settembre. La nota e l’allegato
La situazione epidemiologica evolve favorevolmente. Il progressivo miglioramento ottenuto in forza di tempestive misure di sorveglianza e di intervento, sta facendo rientrare l’emergenza.
La Direzione Generale della sanità animale ha revocato le zone di restrizione istituite per il focolaio di influenza aviaria HPAI H7N7 riscontrato nel Comune di Bondeno, in provincia di Ferrara. Viene di conseguenza abrogato il dispositivo dirigenziale emanato il 6 settembre scorso. Il provvedimento viene adottato sentito il parere dell’Izs delle Venezie, sede del Centro di Referenza Nazionale per l’Influenza Aviaria.
“Sono state settimane difficili, ma il nostro sistema regionale ha mostrato di saper affrontare quest’emergenza” ha commentato Lusenti. “Voglio ringraziare innanzitutto gli operatori coinvolti. Ci siamo trovati ad applicare i programmi d’intervento in un contesto nuovo per dimensioni e complessità del fenomeno e non siamo stati soli, grazie al confronto continuo con gli esperti degli Istituti zooprofilattici, dei ministeri della Salute, della Difesa, dell’Agricoltura, della Protezione civile, e con i sindaci dei Comuni interessati. A ciò si aggiunge la serietà e la consapevolezza del sistema produttivo. Lavorando tutti insieme – prosegue l’assessore – abbiamo ottenuto risultati che ora dovranno essere approfonditi per migliorare ulteriormente i modelli, regionale e nazionale, con cui vengono affrontate queste emergenze. Ora che l’epidemia è conclusa, siamo impegnati nella valutazione dei danni per indennizzare nel più breve tempo possibile gli allevatori colpiti”.
10 ottobre 2013