Una fiera che coinvolge tutto il mondo dell’agricoltura, compresi i settori confinanti, come le energie rinnovabili, e sempre più aperta agli stranieri. Sono questi i tratti distintivi della 111esima «Fieragricola» che si terrà alla Fiera di Verona dal 6 al 9 febbraio, presentata ieri a Roma.
«L’unica in Italia dedicata a tutto il settore primario, uno di quelli che ha retto meglio alla crisi – ha spiegato il direttore generale di VeronaFiere, Giovanni Mantovani – ci saranno molti convegni, come quello inaugurale dedicato alla Pac, un’area per provare i macchinari agricoli in cui l’Italia eccelle ed è leader mondiale come gamma e seconda come fatturato slo agli Usa, un padiglione dedicato alle energie rinnovabili e un’importante area dedicata all’allevamento, con il rilancio della suinicultura».
A Verona gli espositori saranno oltre mille, provenienti da oltre 30 Paesi; l’esposizione occuperà 9 padiglioni, di cui la metà dedicata alle macchine agricole con quattro aree prova. Per quanto riguarda gli animali, saranno presenti oltre 600 capi.
Il settore agricolo italiano è uno di quelli che ha retto meglio alla crisi, come racconta il vice-presidente vicario di Veronafiera, Damiano Berzacola: «Mentre nel 2013 in Europa il reddito agricolo calava dell’1,3%, in Italia ha segnato un aumento del 8,9%, grazie a mercati come il vino, la frutta e l’olio di oliva, e ritengo ci siano ulteriori margini di miglioramento nel 2014 grazie all’export. Inoltre registriamo un trend positivo delle nuove imprese fatte dai giovani, che sono salite del 17% dal 2002».
Gli organizzatori hanno inserito alcune novità: «Ci sarà un padiglione dedicato alla gestione del verde e dei boschi per prevenire le emergenze ambientali – ha elencato Mantovani – uno spazio dedicato ai servizi informatici per il mondo agricolo e due padiglioni dedicati alla frutteti che sono un settore trainante».
Altra novità sono indirizzate all’internazionalizzazione della fiera: «In questo senso ci muoviamo in due direzioni: da un lato puntiamo a far venire stranieri alla fiera, con attenzione particolare all’Est Europa compresa la Russia, che possono essere ottimi sbocchi per i macchinari, mentre dall’altro stiamo organizzando appuntamenti in altre parti del mondo, sull’esempio del Vinitaly: in ottobre ci sarà un evento in Marocco e, dopo aver acquisito una società fieristica in Brasile, pensiamo di riuscire a organizzare un evento entro il 2015».
Corriere della Sera – 30 gennaio 2014