L’Enpa ha inviato al Giornale una rettifica all’articolo “Animalopoli all’Enpa: fondi spesi in case e hotel” che abbiamo riportato anche nella rassegna stampa del nostro sito. Per completezza di informazione, quindi, la pubblichiamo.
Di seguito la replica Enpa al Giornale:
«Appare ingiurioso rappresentare Enpa come complice di presunte utilizzazioni improprie di fondi quando la prima ad essere danneggiata è proprio l’associazione. Per ristabilire la verità storica dei fatti e ricostruire la vicenda, Enpa evidenzia che Piero Villa è stato nominato Tesoriere nel 2003 svolgendo il suo compito istituzionale sino a giugno 2012. Nel corso dell’anno 2012 sono sorte profonde divergenze sulla gestione degli uffici di tesoreria evidenziate dal Collegio dei Revisori e dal Consiglio Nazionale; divergenze che hanno portato alle dimissioni del Tesoriere nazionale. Eventuali responsabilità personali del Tesoriere che esulano dall’attività istituzionale – anch’esse evidenziate dal Consiglio Nazionale e dal Collegio dei Revisori dei Conti – sono state portate tempestivamente all’attenzione degli organi giudiziari competenti dai quali Enpa attende con serenità l’esito. Allorquando e solo in quella fase saranno acclarate eventuali condotte lesive degli interessi patrimoniali e di immagine dell’Enpa, sarà cura dell’associazione promuovere ogni opportuna azione.
Attualmente il nuovo Tesoriere Nazionale, sulla base delle indicazioni degli organi istituzionali, sta proseguendo la sua attività nella massima trasparenza informando in maniera precisa, puntuale e frequente gli organi di controllo gestionale.
Non si può quindi accusare i vertici Enpa di inerzia, né si può attribuire agli organismi dell’associazione un atteggiamento di silenzio rispetto ai fatti.
Non risulta vera la circostanza secondo la quale al dottor Suprani siano state chiuse le porte e i libri contabili. Fino al giorno delle sue dimissioni (dimissioni volontarie), la documentazione è sempre stata a disposizione del Revisore”.
5 aprile 2013