Befera: dalla lotta all’evasione incasseremo 11 miliardi
Nel periodo gennaio-settembre 2011 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 281,893 miliardi (+4,422 miliardi) in crescita tendenziale dell’1,6%. Lo rende noto il Dipartimento delle Finanze.
Nel comunicato, il Dipartimento segnala peraltro che le imposte dirette fanno registrare «una lieve flessione dello 0,2% (-228 milioni) rispetto al corrispondente periodo del 2010», mentre le indirette segnano un aumento del 3,6% (4,6 miliardi).
Il rapporto completo sull’andamento del gettito tributario e contrbutivo nei primi nove mesi dell’anno è disponibile sul sito www.finanze.gov.it. Dal Bollettino si apprende inoltre l’andamento del gettito per la cedolare secca sugli affitti, introdotta da quest’anno: il nuovo prelievo ha portato entrate per 246 milioni.
Imposte dirette
Il gettito Irpef (Ire, nelle statistiche del Dipartimento) cresce dell’1,6 % (+1,885 miliardi), «sostenuto – spiega il comunicato – dal buon andamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente pubblico e privato (+2,0%) e di quelle sui redditi di lavoro autonomo (+1,5%) che ha compensato la flessione del gettito dell’autoliquidazione.
Il gettito Ires, l’imposta sulle società, cala da 20,191 miliardi a 19,224, «evidenziando la sostanziale tenuta del gettito al netto dell’effetto del venir meno delle imposte sostitutive introdotte con la Legge Finanziaria del 2008» . Secondo il Dipartimento, infatti, «la flessione del gettito Ires risulta meno accentuata rispetto a quella rilevata nei mesi precedenti anche per effetto delle entrate legate ai versamenti dei contribuenti con esercizio non coincidente con l’anno solare».
Imposte indirette
Le imposte indirette fanno registrare un aumento del 3,6% (+4,650 miliardi) rispetto ai primi nove mesi del 2010. L’imposta più rilevante, l’Iva, sale del 2,2% (+1,743 miliardi di euro) in larga parte «per merito del prelievo sulle importazioni (+22,0% pari a +2,311 miliardi) che riflette il rialzo dei prezzi dell’energia nei primi nove mesi dell’anno».
Il comunicato segnala inoltre che appare «positivo il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (+11,1% pari a +355 milioni) che a causa del meccanismo di calcolo dell’imposta riflette l’incremento dei consumi registrato nel 2010. In leggera crescita anche il gettito dell’imposta sugli oli minerali (+0,7% pari a +98 milioni di euro) che riflette l’aumento dell’aliquota deliberato per aumentare le dotazioni del fondo per fronteggiare le emergenze umanitarie. Il gettito delle imposte sulle transazioni è in linea con quello dell’analogo periodo dell’anno precedente, al netto di un’entrata eccezionale registrata nel mese di febbraio 2010».
Sempre bene i giochi
Da gennaio a settembre le entrate tributarie totali relative ai giochi (che includono – come precisa AgiproNews – varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette) sono risultate pari a 10,317 miliardi (+1,396 miliardi, pari a +15,6%). Va segnalata la ripresa delle entrate del Lotto, cresciute del 39% e arrivate oltre i 5 miliardi.
Sempre bene gli «apparecchi e congegni di gioco», che hanno dato all’Erario 2,8 miliardi, con una crescita del 6,9 per cento.
Lotta all’evasione
Il Dipartimento giudica inoltre positivo «l’andamento degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo che hanno fatto registrare un incremento tendenziale del 31,9% (+1,159 Sul tema è tornato anche Attilio Befera, direttore generale dell’Agenzia delle Entrate, spiegando a Radio1 – nella trasmissione «Prima di tutto» – che «ad oggi siamo sopra i 10 miliardi di euro, chiuderemo attorno agli 11 miliardi effettivamente incassati dalla lotta all’evasione».
Befera sottolinea che sta «continuando il trend positivo già iniziato nel 2009 e continuato nel 2010. Il numero dei controlli è in crescita, almeno sulle medie e grandi imprese, mentre stiamo cercando di migliorare la qualità e quindi abbiamo diminuito lievemente il numero di controlli sulle persone fisiche».