Detrazioni per i figli fino a 1.200 euro, sterilizzazione dell’aumento dell’aliquota Iva del 10%, dote per datassazione di produttività di 2,15 miliardi in tre anni, taglio al cuneo sul costo del lavoro per le imprese di oltre 700 milioni indirizzato sull’Irap ed estensione della platea degli esodati da salvaguardare ad altri 10.130 lavoratori toccando così quota 130.130.
Ma anche la nascita (dal prossimo anno) di un fondo taglia-tasse, senza una dotazione di partenza, e di un altro fondo per lo sviluppo, alimentato dal piano Giavazzi, finalizzato anzitutto alla concessione dei crediti d’imposta per la ricerca per le Pmi, ma con possibilità di essere utilizzato anche per la riduzione del cuneo fiscale. È stato un restyling a vasto raggio quello apportato dalla Camera alla legge di stabilità che è stato innescato da un cambio di rotta, rispetto al testo varato dal Governo, sull’Irpef con la rinuncia al mini-taglio delle prime due aliquote e alla stretta sugli “sconti fiscali”. Su quest’ultimo fronte la Camera ha fatto saltare gli interventi su franchigia, “tetto” e retroattività. E con il tesoretto accumulato dal dietro-front sull’Irpef (quasi 16,9 miliardi) è stato dato il via alla riscrittura di ampie parti del provvedimento seguendo tre precise coordinate: consumi, famiglie e imprese. Le detrazioni Irpef per i figli, in particolare, passano da 800 a 950 euro per quelli con più di tre anni e da 900 a 1.220 per i bebè da zero a 3 anni. Rivisti al rialzo anche gli sconti Irpef per i figli portatori di handicap che passano dal 220 a 400 euro per ciascun figlio.
Ma non sono mancati correttivi di dettaglio. Dal testo è scomparso, sotto la spinta della maggioranza, il prolungamento a 24 ore dell’orario degli insegnanti. Stop, su indicazione dei relatori a Montecitorio, Renato Brunetta (Pdl), Pier Paolo Baretta (Pd) e Amedeo Ciccanti (Udc) in qualità di relatore del Bilancio, anche alla cosiddetta operazione “cieli bui” (riduzione dell’illuminazione notturna da parte delle strutture della pubblica amministrazione). In compenso arriva una nuova stretta sui falsi invalidi attraverso 450mila verifiche da parte dell’Inps nel triennio 2013-2015, al ritmo di 150mila l’anno.
Novità anche per il comparto sicurezza, con un ammorbidimento della spending review consentendo nuove assunzioni in deroga al blocco del turn over. La Camera ha poi destinato 250 milioni ai Comuni alluvionati sottraendoli (con il parere contrario del governo) alla dote iniziale di 1,2 miliardi nel 2013 prevista dal governo per la detassazione della produttività. Dote così scesa a 950 milioni per il prossimo anno, ma incrementata su input dei relatori a 1 miliardo nel 2014 (600 milioni in più di quanto previsto dal testo originario) e 200 milioni nel 2015. Complessivamente dai 2,4 miliardi originariamente promessi da governo e maggioranza si è scesi a 2,15 miliardi.
Il sole 24 Ore – 23 novembre 2012