Due cani aggrediti, un uomo volato a terra, una frattura al braccio di un soccorritore. Oltre a tanto marasma in pieno centro e a una denuncia da parte dei vigili, a cui seguirà probabilmente anche una doppia querela. È il bilancio della serata di “follia” di un dogo argentino, che giovedì sera è scappato dal suo padrone ed è corso ad aggredire un cagnolino che passeggiava al guinzaglio.
L’episodio è avvenuto poco dopo le 19 in via Matteotti, la zona pedonale della città, molto frequentata a quell’ora. Una coppia stava passeggiando con il proprio fido, quando a un certo punto dai tavolini di un bar è partito di corsa un dogo.
Il molosso ha mirato dritto al cagnolino azzannandolo. Nel tentativo di difenderlo, il suo proprietario è caduto. Un altro soccorritore ha invece rimediato una frattura a un braccio. Attorno alla scena si è radunata parecchia gente, seguita anche dai vigili del vicino distaccamento di polizia. La situazione si è peraltro aggravata quando il dogo ha abbandonato il meticcio puntando un altro cane al guinzaglio, fermo in un vicino bar. Sedata la verve dell’animale, i vigili hanno accompagnato il proprietario del dogo in comando. Lo stesso è stato quindi trasportato in ospedale a causa delle condizioni psicofisiche precarie. Il quattro zampe è invece stato affidato ai veterinari dell’Usl 17. È molto probabile che ora le forze dell’ordine provvedano alla denuncia del padre del giovane che era col dogo, con l’accusa di affidamento incauto dell’animale. Il proprietario del meticcio aggredito e il soccorritore ferito hanno annunciato di voler sporgere querela. Sull’episodio è intervenuto il sindaco Giancarlo Piva: «É precisa responsabilità dei proprietari garantire che il proprio cane non sia pericoloso per nessuno, specie quando si accede in aree o locali pubblici. Ricordo che
il regolamento sulla tutela degli animali, ma prima ancora il buonsenso, impone di tenere al guinzaglio e con museruola i cani che non siano di piccola taglia. Per questo nella sanzione saremo inflessibili perché non si può mettere a repentaglio la sicurezza in questo modo».
Il Mattino di Padova – 9 aprile 2016