Ancora una volta l’Italia è in cima alla lista dei beneficiari dei fondi europei per la promozione dei prodotti agricoli. L’ultima tranche di finanziamenti approvata la scorsa settimana dalla Commissione assegna 5,8 milioni su un totale di 23 (destinati a raddoppiare con il cofinanziamento) a tre programmi italiani per la valorizzazione di alcune eccellenze alimentari sia sul mercato europeo che fuori dai confini dell’Unione.
Si tratta dei Consorzi del Prosciutto di San Daniele, Parma, del Grana padano e del Montasio che hanno presentato insieme un programma triennale di promozione destinato ai mercati del Nord America per complessivi 5,4 milioni, e di due programmi riservati alle produzioni biologiche firmati da Federbio e Bioagricoop con budget rispettivamente di 3,6 e 2,5 milioni. In questi ultimi casi i mercati di riferimento saranno, oltre a quello interno, America Latina, India e Sud Est asiatico.
In totale la Commissione ha approvato 20 programmi, quasi tutti di durata triennale, con una dotazione finanziaria complessiva di 46,5 milioni, di cui 23,3 a carico di Bruxelles. Complessivamente, la dotazione finanziaria per le azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli è pari a circa 60 milioni annui. Ma la riforma dell’intera politica comunitaria di promozione agricola ha elevato il budget che salirà progressivamente, entro il 2020, a 200 milioni. Il nuovo sistema, che entrerà in vigore dal 2016, prevede l’ingresso del vino e dei prodotti della pesca e acquacoltura tra i benenficari delle misure di promozione e l’innalzamento del livello di partecipazione finanziaria dell’Unione fino ll’80% delle spese ammissibili (a fronte del 50% proposto inizialmente dalla Commissione).
Le azioni finanziate possono consistere in pubbliche relazioni o campagne pubblicitarie e promozionali sui pregi dei prodotti dell’Unione in termini di qualità, igiene e sicurezza, etichettatura, benessere degli animali o metodi di produzione rispettosi dell’ambiente. Ma ci sono anche la partecipazione a eventi e fiere, le campagne di informazione su Dop, Igp e Stg e le informazioni sui sistemi europei di qualità, etichettatura e agricoltura biologica.
Il Sole 24 Ore – 9 maggio 2014