Solo Venezia poteva essere l’eccezionale testimonial dell’acqua nel mondo. La città che vive sull’acqua ospita da ieri, sul bordo della sua laguna, l’unica rassegna collaterale all’Expo 2015 di Milano: ‘Aquae’, promossa dalla società fieristica Expo Venice, presieduta da Cesare de Michelis. L’inaugurazione domenica con il presidente del consiglio Matteo Renzi che ha tagliato il nastro «trasformando un sogno in realtà», ha sottolineato De Michelis. Un viaggio tra esperienze ed emozioni nel mondo dell’acqua a partire da quel tunnel immersivo che immette nel padiglione e nel viaggio negli abissi. «L’acqua è il motore della vita, grazie per quello che avete fatto e per quello che farete dopo l’Expo e non solo», ha detto il premier dal palco poco prima dell’inaugurazione. E l’ex presidente dell’Unione europea Romano Prodi, nel suo intervento, ha lanciato la candidatura di Venezia ad ospitare la Fao dell’acqua.
Su un padiglione di 14mila metri quadrati, realizzato su un progetto di Michele De Lucchi (ha firmato il padiglione Zero di Milano), verranno raccontate con mostre, eventi, appuntamenti educativi le infinite correlazioni esistenti tra l”oro blu’, l’uomo ed il pianeta. Acqua da gestire e soprattutto acqua da risparmiare, se si vuole che la vita sulla Terra prosegua ancora a lungo. Accanto agli aspetti ambientali e scientifici, verrà dato spazio alle eccellenze della ricerca e dell’impresa.
In questo senso ‘Aquae’ realizza un percorso interattivo fra i temi legati all’ambiente, all’agricoltura, all’industria, alla salute e al benessere, fino all’alimentazione e ai cambiamenti climatici. In un terra ricca di tradizioni gastronomiche come il Veneto, non manca il percorso dei ‘sapori’ legati al mare, interpretato nella sezione denominata ‘Water Food World’.
Un Expo in sedicesimo declinato sui temi dell’acqua che, per Venezia, significa anche un passo avanti verso una struttura fieristica permanente. Il padiglione, costruito da Condotte Immobiliare spa, resterà attivo e in gestione a Expo Venice anche dopo la fine dell’esposizione universale, il 31 ottobre 2015, e servirà per esposizioni, congressi, eventi.
Sono molte le macchine sceniche e le sezioni ‘esperienziali’ dislocate nelle diverse aree di ‘Aquae’, per cercare di far vivere ai visitatori un ‘fiume’ di emozioni e informazioni. La ‘Rosa dell’Acqua’ è un grande dodecaedro d’immagini calato dal soffitto, composto da 12 schermi da cui verranno trasmessi spettacoli audiovisivi sulle interrelazioni fra l’acqua, il pianeta e i suoi abitanti. Un’altra è stata intitolata ‘Viaggio nell’abisso’: si tratta di un teatro 3D che può avvolgere il visitatore con immagini e suoni iper realistici a simulare la discesa nelle profondità marine, potendo ammirare paesaggi, vegetazione e peschi che abitano gli oceani alle diverse profondità.
Il ‘Teatro del clima’ ospita invece un vero e proprio set dedicato alle previsioni del tempo, con immagini da satellite. Direttore artistico di ‘Aquae’ è Davide Rampello, per ha curato per l’Expo di Milano il padiglione Zero e il calendario degli aventi. Il padiglione veneziano può contare inoltre su un’area esterna per esposizioni e percorsi didattici di altri 35mila metri quadrati, per una superficie complessiva di 50mila metri quadrati.
Prodi, candidiamo Italia a ‘Fao per l’acqua’
Lo ha proposto l’ex presidente della Commissione Ue nel corso del suo intervento all’inaugurazione di ‘Aquae’, rassegna collaterale a Expo, promossa da Expo Venice a Venezia. Obiettivo: mettere insieme le conoscenze per migliorare l’uso dell’acqua, e fissare gli standard di consumo e di conservazione per evitare gli sprechi
“Tra le eredità dell’Expo di Milano dovrebbe esserci la candidatura dell’Italia quale sede di un nuovo organismo di coordinamento mondiale per la gestione del ‘problema acqua’. Una sorta di nuova ‘Fao’ per l’oro liquido”. Lo ha proposto a Venezia l’ex presidente della Commissione Ue, Romano Prodi, nel corso del suo intervento all’inaugurazione di ‘Aquae’, rassegna collaterale a Expo, promossa da Expo Venice a Venezia.
“Perfino nella ricca California hanno chiesto ai cittadini di diminuire del 20% i consumi. Non dobbiamo stupirci – ha ammonito Prodi – se nei prossimi anni ci saranno tensioni sempre più forti nei vari paesi per questo problema”.
Questa la proposta lanciata da Venezia da Romano Prodi: “Noi abbiamo a Roma la Fao, il punto di riferimento per il cibo. Penso che debba essere un’eredità dell’Expo quella di proporre un analogo punto di riferimento mondiale per l’acqua. E’ ancora un sogno, perché queste cose devono essere portate avanti con un vigore, una dimensione finanziaria ed un accordo politico forte”.
“Però – ha spiegato – avere a Roma il cibo e avere a Milano, o Venezia, o nella pianura padana il punto di riferimento mondiale per l’acqua, con un ruolo molto forte del Paese nel mondo per venire incontro ad un bisogno mondiale, sarebbe auspicabile”.
“Siamo adatti a questo? Secondo me sì – ha sottolineato Prodi – Per le strutture agronomiche della pianura padana, perché in quest’area c’è un polo mondiale delle macchine per l’irrigazione, e perché siamo molto esperti, lo eravamo almeno, nell’uso delle falde sotterranee, nell’utilizzo dei pozzi. Abbiamo le caratteristiche tecniche per essere questo punto di riferimento”.
“L’obiettivo – ha concluso – è mettere insieme conoscenze per migliorare l’uso e la sostenibilità dell’acqua, e fissare gli standard di consumo e di conservazione per evitare gli sprechi. Per una volta tanto cerchiamo di prevenire i problemi”, ha concluso.
4 maggio 2015