Falsi messaggi nutrizionali. «Sanzioni? Piuttosto “tariffario” dell’inganno»
Si tratta a tutti gli effetti di un vero e proprio tariffario, più che di sanzioni: dato il “costo” ridotto per procurarsi il diritto di infrangere le norme.
Si tratta del “Decreto Sanzioni” sui messaggi nutrizionali e salutistici in promozione, pubblicità e informazione ai consumatori. Nonostante la legge sia armonizzata a livello UE, i controlli sono poi in carico alle autorità nazionali. E come nel caso dell’Horsegate, è qui che i nodi vengono al pettine. Su questo terreno si misurerà sempre di più la capacità dell’Europa di mantenere una propria credibile governance di sicurezza alimentare.
Le cose oggi in Italia sono critiche, come già avevamo sottolineato nelle settimane passate. Scorrendo il testo di Decreto, ci si rende conto che eludere la stringente e puntigliosa normativa europea, che dovrebbe garantire un adeguato livello di tutela del consumatore e una corretta concorrenza tra imprese- può essere molto conveniente. Soprattutto per chi ha volumi e capacità commerciale tale da sopportare multe tutto sommato basse.
Sicurezza Alimentare – Coldiretti – 18 giugno 2013