Lo propone Brandani (Fli), che chiede anche di mettere sul mercato l’ex Teatro Verdi
«Il piano delle alienazioni è il solito libro dei sogni, non credo proprio che con il mercato immobiliare praticamente fermo e la crisi economica che continua a incombere il Comune possa incassare 14 milioni di euro nel 2013 e 40 nel triennio». L’opinione è di Brandani, consigliere comunale e leader provinciale del Fli, che però non boccia in toto il bilancio preventivo 2013 che oggi (ore 15) l’assessore Marattin presenterà nell’aula municipale. «Bisogna prendere atto che rispetto ad alcuni anni fa l’ammontare del debito è diminuito in modo sensibile e che questo consente di pagare rate di mutui meno onerose».
Nè il Fli, nè gli altri gruppi presenteranno emendamenti al bilancio, memori anche della triste fine che hanno fatto negli ultimi anni. Con bilanci sempre più ingessati è complicato anche fare piccoli aggiustamenti (solo la giunta emenderà il suo stesso bilancio apportandovi cinque ritocchi). Al posto degli emendamenti si privilegiano le risoluzioni, che non modificano il bilancio, ma possono strappare impegni alla giunta. Brandani ne lancerà tre. La prima risoluzione riguarda l’ex Teatro Verdi ristrutturato a metà e dal futuro sempre più incerto: «Io propongo di inserirlo nel piano delle alienazioni, ma dopo averne modificato la destinazione d’uso, come si è fatto per il Palazzo degli Specchi. Solo così si può sperare di sbloccare un’assurda situazione di stallo e di far incassare qualche milione al Comune. Francamente chi può pensare che a Ferrara oggi vi sia spazio per un terzo teatro? Ma bisogna cambiare destinazione d’uso per rendere appetibile questa struttura».
Un’altra risoluzione riguarda l’Ica, la società cui il Comune ha affidato la gestione della pubblicità, i passi carrai e via dicendo. «Alla luce anche dei recenti episodi – dice Brandani riferendosi alle salate multe appioppate ai commercianti per piccole scritte sulle vetrine dei negozi – penso che si debba cambiare registro, non sono tollerabili sanzioni sprorzionate rispetto a violazioni modestisisme. Ci sono due strade: rescindere il contratto o ricontrattarlo».
Con la terza risoluzione l’esponente del Fli solletica la sensibilità dei consiglieri animalisti: «Vorrei che si prendesse seriamente in considerazione la possibilità di individuare un’area per dare una dignitosa sepoltura agli animali domestici. E’ un’esigenza sentita da tanti cittadini che amano il loro cane o il loro gatto»
La Nuova Ferrara – 18 dicembre 2012