E’ stato appena pubblicato sul sito della Jouint Reasearch Center della Commissione Europea uno studio sulla attuale situazione delle filiere corte. Tali filiere consentono di avere un rapporto il più possibile diretto e disintermediato con i produttori.
Lo studio identifica diverse modalità di vendita diretta e di filiera corta: dallaCSA (Community Supported Agriculture), alle vendite in fattoria, ai Farmers’ Markets, o vendite collettive (come verso mense pubbliche). La Commissione riconosce che queste filiere hanno uno speciale “impatto sociale, economico ad un livello regionale e microeconomico di impresa, garantendo un chiaro interesse per i consumatori.
La Commissione si sta ora interrogando su schemi ed etichette per promuovere gli alimenti da filiera corta, in modo da renderli immediatamente riconoscibili ai cittadini. L’idea di fondo rimane per ora quella di consentire una flessibilità che consenta di riconoscere le diverse esigenze locali.
Vai allo studio http://ipts.jrc.ec.europa.eu/publications/pub.cfm?id=6279
Sicurezza Alimentatre-Coldiretti – www.sicurezzaalimentare.it – 13 giugno 2013