Un’ idea potrebbe essere quella di avere finanziamenti direttamente dall’intero settore produttivo in modo da evitare il collegamento tra il pagamento della singola azienda e la richiesta di autorizzazione specifica.
Nel corso della conferenza EFSA@10 Andreas Hensel, presidente dell’istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi (Bfr) ha affermato che l’Authority europea per la sicurezza alimentare dovrebbe concentrarsi molto di più sulle scienze sociali. Questo perché “spesso il rischio percepito è importante quanto quello reale”. Efsa, avrebbe quindi bisogno di focalizzarsi di più sul contesto sociale e sul modo in cui la gente ha reagito ai problemi concernenti la sicurezza alimentare. Una risposta indiretta e piccata alle dichiarazioni di Anne Glover, Chief Scientist Adviser della Commissione Europea, che nei giorni scorsi (7-8 Novembre) in una prolusione presso EFSA sulla valutazione del rischio, aveva invitato a non confondere la percezione con il reale rischio. E aveva fatto l’esempio degli OGM.
Leif Busk del National Food Administration svedese ha auspicato una maggiore collaborazione degli Stati membri verso Efsa. “Bisogna essere in due per ballare” ha affermato Busk. Pertanto sarebbe necessario che gli Stati membri utilizzassero sempre più le piattaforme istituite da Efsa.
Il generale momento di crisi e di austerità è stato toccato durante la conferenza, con particolare riferimento alle tasse di scopo riguardanti l’Authority.
A tal proposito, il vice-direttore generale della DG SANCO, Ladislav Miko ha dichiarato che da questo punto di vista gli Stati membri hanno opinioni molto divergenti tra loro e un accordo appare più che mai improbabile. Un’ idea potrebbe essere quella di avere finanziamenti direttamente dall’intero settore produttivo in modo da evitare il collegamento tra il pagamento della singola azienda e la richiesta di autorizzazione specifica.
Concetto ripreso da Mella Frewen, direttore generale di Food Drink Europe secondo la quale alcuni dei maggiori player del settore alimentare hanno ipotizzato un tipo di tassa di scopo che non fosse collegata a nessuna richiesta di autorizzazione.
Ma secondo Hubertus Cranz di AESPG (Association of the European Self-Medication Industry) qualsiasi finanziamento industriale dovrebbe essere il corrispettivo per un servizio specifico da parte dell’ Efsa.
Una delle principali preoccupazioni riguardanti il sistema di pagamento delle tasse di scopo è il modo in cui questo sarebbe percepito in termini di indipendenza dell’Authority, come se l’industria stesse pagando per i risultati.
EFSA:come risolvere l’annoso problema delle tasse per le industrie(fees)
sicurezzaalimentare.it – 15 novembre 2012