«Non è ancora deciso alcunchè riguardo alle sedi periferiche di Arpav, che sarà oggetto di una prossima valutazione da parte del Consiglio regionale. Fare terrorismo a solo scopo politico è sinceramente squallido, e porta a rovinose gaffes come quella dell’onorevole Daniela Sbrollini (Pd).
La quale, criticando la Regione per la ventilata chiusura di alcune sedi periferiche di Arpav, dimentica che il taglio di risorse del Fondo sanitario nazionale l’ha votato lei, a Roma. Un doppiogiochismo tutto politico ed ingannevole». Lo dichiara il presidente della commissione Ambiente del Consiglio regionale, Nicola Finco, nel rispondere alle dichiarazioni allarmiste della parlamentare Pd Daniela Sbrollini in merito alla situazione di Arpav. «Un anno fa la Commissione ha approvato il Piano di risanamento», spiega, «e io personalmente ho ottenuto, grazie al supporto di tutti i colleghi, lo stralcio del punto sulla chiusura delle sedi periferiche. Il nuovo direttore, Carlo Emanuele Pepe, ha accettato di predisporre un quadro valutativo su ogni sede, parametrandola al ruolo che svolge, al territorio che copre, ai dipendenti che vi lavorano. Nelle prossime settimane questo Piano sarà portato in Commissione, ma fino ad allora ogni dichiarazione politico-terroristica dovrebbe esserci risparmiata». «La situazione dell’Ente» prosegue Finco, «è durissima dal punto di vista economico a causa di precise responsabilità della precedente gestione, che oggi la giunta Zaia si trova ad affrontare e ripianare. Attenzione pertanto a lanciare allarmi politici sulle spalle dei dipendenti o promesse di interessamento, dopo che per mesi a Roma si sono accettate manovre di tagli che oggi rischiano di ammazzare le scelte regionali anche su Arpav. L’Agenzia, ricordo all’onorevole Sbrollini, è finanziata dal Fondo sanitario, di cui lei ha votato la drastica riduzione. Se n’è già dimenticata? E quante risorse hanno portato al Veneto i suoi 5 anni a Roma? Bene, prima di parlare di cose che non conosce, la parlamentare del Pd si interroghi sul suo ruolo, magari facendo giusta ammenda». Polemica a parte, Finco corse dovrebbe rivedere la gestione Arpav ai tempi dell’avvocato Andrea Drago: i progetti di espansione sono tutti franati.
Il Mattino di Padova – 13 febbraio 2013