Scoperto un focolaio di Morva, una malattia che colpisce i cavalli, in una stalla a Tagliacozzo. Ed è allarme. È già scattata l’ordinanza del sindaco che ha portato al sequestro di un cavallo che dovrà restare in un ricovero in isolamento con molti accorgimenti e il divieto di avvicinamento. A comunicare l’esito delle analisi riguardanti la malattia, spesso letale per gli animali e che può essere trasmessa anche all’uomo, è stato il servizio veterinario della Asl di Avezzano, Sulmona, L’Aquila che ha subito inviato una comunicazione al primo cittadino, Maurizio Di Marco Testa, il quale ha emesso l’ordinanza.
Essendo la malattia altamente infettiva l’animale colpito è stato isolato. Non potranno essere trasportati fuori dal luogo infetto foraggi o altro materiale e i ricoveri della zona dovranno essere sprangati, con il divieto di accesso alle persone. È in corso l’identificazione di tutti gli equini dello stesso proprietario con analisi su tutti i capi che non potranno essere trasferiti in alcun modo. La scoperta del capo di bestiame colpito dall’infezione ha suscitato preoccupazione da parte del personale medico veterinario della Asl e degli esperti, per questo è stato attivato subito il protocollo di isolamento. Infatti la Morva è una malattia infettiva causata da un batterio che entra nell’organismo per via orale, spesso a causa di ingestione di cibo o acqua contaminati, moltiplicandosi rapidamente e invadendo vasi e ghiandole linfatiche. I veterinari della Asl per fare la diagnosi hanno inoculato una sostanza sotto la palpebra del cavallo affetto e subito il gonfiore è diventato molto evidente. Se fosse stato sano sarebbe andato via nel giro di un’ora. Al momento la cosa più importante è evitare contagi, oppure scoprire se ce ne siano già stati altri in modo da procedere con l’isolamento e nel caso con l’abbattimento degli altri capi. Per quanto riguarda il contagio, gli esperti sono tranquilli visto che si tratta di una possibilità rara. Infatti, il contagio tra equini è molto frequente, mentre la trasmissione all’uomo è poco probabile.
Il Centro L’Aquila – 18 ottobre 2015