“La Pubblica amministrazione deve rispondere alle esigenze dei cittadini, deve essere trasparente” – ha detto Madia – Ci aspettavamo di vedere qualcosa di più che capitoli generici – ha ribadito Grasselli”.
“L’incontro è da considerarsi per il momento inutile. Se poi il lasso di tempo che passa da oggi fino a domani, consentirà al ministro di recepire le nostre considerazioni e le nostre richieste, allora potrà essere stato utile. Se invece è tutto ‘confezionato’ ma non disponibile sino ad approvazione avvenuta, di certo oggi c’è solo una cosa: il taglio del 50% della rappresentanza sindacale e dei distacchi e permessi” che per Grasselli, “potrà pure essere un risparmio ma non la riteniamo l’unica scelta di cui discutere oggi e neanche, viste le complesse questioni in gioco, neppure quella politicamente più opportuna”.
Un tema particolare riguarda la questione riforma/agibilità sindacale. A nostro avviso – ha dichiarato Aldo Grasselli – tra i punti elencati ce ne è uno che ipotizza interventi sulla trasparenza dei sindacati. Che però pubblicano i loro bilanci, hanno leggi che ne determinano il funzionamento, hanno la trasparenza che le leggi impongono. Cosa si intenda è difficile da capire, a meno che non si voglia fare populismo a buon mercato”.
Argomento di interesse diretto per il presidente Grasselli è quello della sanità: “Ho trovato preoccupante il fatto che si ragioni di riforma di dirigenza sanitaria ma che a quel tavolo mancassero le Regioni. Noi sanitari dipendiamo dalle Regioni che hanno in questo campo una forte autonomia, autonomia che stante l’attuale federalismo ha ancora piena vita. Ciò che regola la sanità è argomento che fino a qui avevamo sempre discusso insieme alle Regioni”.
“Qualcuno non ha escluso il ricorso allo sciopero ma noi per ora aspettiamo i documenti ufficiali e poi decideremo. In campo sanitario scioperare significherebbe colpire i nostri utenti, i cittadini. È l’ultima delle decisioni possibili, ci auguriamo di non doverci arrivare”. Il punto più importante è quello relativo alle aree di contrattazione. Grasselli auspica una separazione normativa ed una autonomia contrattuale della dirigenza sanitaria pubblica.
La dirigenza medico-veterinaria e sanitaria è una dirigenza del tutto particolare, con criteri di selezione, carriera, responsabilità e autonomia professionale molto peculiari – ha ribadito Grasselli – “Già in una precedente occasione avevamo fatto una proposta al ministro Madia. Il ministro ci aveva detto che la questione sarebbe stata tenuta in considerazione. Oggi invece il ministro è stato molto vago nelle risposte e non abbiamo visto alcun provvedimento che vada in quella direzione. FVM e Cosmed attenderanno il CdM di domani per decidere cosa fare. Carte alla mano decideremo come rispondere o come contribuire”.
12 giugno 2014