Giancarlo Galan torna a fare la voce grossa verso la Lega e lascia intendere che un eventuale sorpasso pidiellino sull’alleato nelle imminenti elezioni politiche, produrrebbe conseguenze inevitabili negli equilibri dell’alleanza di centrodestra che regge la Regione: «I voti conteranno pure qualcosa», dichiara alla testata on line ilnordest.eu il capolista del Pdl a Veneto 1 «e quindi valuteremo dopo il 25 febbraio, ma se pensano che siamo proni si sbagliano di grosso».
«Io sono per il principio sacrosanto per cui va rispettata la giunta fatta sugli accordi elettorali di quel momento», spiega Galan «ma già in base agli esiti di due anni fa qualche cambiamento andrebbe fatto. Se poi succederà quello che è previsto, sarà difficile non tenerne conto perché sarà un voto pesante». Rimpasti in vista allora? «Niente di stravolgente», replica il predecessore di Luca Zaia «giusto qualche modifica. Se io fossi il coordinatore regionale del mio partito, come minimo chiederei l’assessorato alla Sanità». Tanto basterebbe a suscitare un vespaio perché da molti anni la sanità veneta è un feudo della Lega e l’attuale assessore, Luca Coletto, è un fedelissimo di Flavio Tosi che. c’è da giurarci, darà battaglia all’ultimo sangue prima di cedere una roccaforte che garantisce consensi, risorse e potere. Il bilancio sanitario della Regione supera gli 8,5 miliardi e calamita l’80% dei fondi disponibili
Il Mattino di Padova – 19 febbraio 2013