Un uomo di 46 anni, un ex rugbista, è morto in strada dopo esser stato punto da un grosso calabrone in via Sestri, a Genova. Un pensionato di 66 anni di Canicattì (Agrigento), Carmelo Insalaco, è morto in seguito a febbre alta durata alcuni giorni originata, pare, da una puntura di zecca.
Sul posto polizia e medici delle ambulanze che hanno tentato di rianimare l’uomo senza successo. Secondo le prime testimonianze l’uomo ha cercato di uccidere il calabrone che l’ha punto. Barcollando è entrato in un bar ma si è accasciato a terra. È morto per arresto cardiaco provocato da choc anafilattico in ambulanza.L’uomo, Andrea Donati, era un ex rugbista e attualmente era allenatore di una squadra di rugby delle giovanili. Sposato, aveva due figli. Il pm genovese Federico Manotti ha aperto un fascicolo a modello 45, ovvero senza ipotesi di reato e quindi senza indagati.
Canicattì. Pensionato muore dopo una puntura di zecca
L’uomo per giorni si è curato con antinfluenzali per la febbre molto alta ed è deceduto in ospedale
Un pensionato di 66 anni di Canicattì (Agrigento), Carmelo Insalaco, è morto in seguito a febbre alta durata alcuni giorni originata, pare, da una puntura di zecca. L’uomo, secondo il racconto degli amici, stava male da una settimana e avrebbe preso farmaci antinfluenzali, non si sa se prescritti da un medico. Quando le sue condizioni si sono aggravate, è stato portato al pronto soccorso del Barone Lombardo di Canicattì e poi trasferito a Caltanissetta al reparto di rianimazione. Insalaco aveva i segni tipici del morso di una zecca, proprio per la presenza di macchie e per la febbre alta. Il giorno successivo, sabato, è deceduto. Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, assicura che «tutti gli interventi preventivi e periodici di disinfestazione sono stati fatti. Aspetto la comunicazione dell’ufficiale sanitario per prendere eventuali altre decisioni».(Fonte Ansa)
19 agosto 2013 ansa