Dal 1° febbraio 2013 è nuovamente possibile esportare in Giappone carne bovina proveniente dall’Unione europea. L’apertura del mercato nipponico è il risultato del dialogo ancora in corso con la Commissione europea, in vista della cooperazione nell’ambito dei negoziati di un accordo di libero scambio.
Il Giappone aveva introdotto il divieto sulle importazioni di carne bovina Ue nel 2011, a seguito dell’epidemia della Bse. Da allora, l’Unione ha compiuto grandi progressi nella sua battaglia contro la sindrome della “mucca pazza” e il consistente calo nel numero dei casi è prova dell’efficacia delle misure messe in atto finora.
«Questa apertura del mercato – si legge nella Dichiarazione dei Commissari europei Karel De Gucht (Commercio), Tonio Borg (Salute e politica dei consumatori) e Dacian Ciolo? – dà anche un segnale importante ai partner commerciali europei dell’Estremo Oriente e di tutto il mondo che la carne Ue è sicura e che le importazioni dall’Ue dovrebbero riprendere rapidamente».
Intanto, due nuove misure autorizzano le importazioni nell’Unione Europea di carni bovine provenienti dal Giappone sono state recentemente approvate dagli esperti riuniti nel Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (Scofcah). La prima riguarda l’inserimento del Sol levante nella lista dei paesi terzi dai quali è autorizzata l’importazione di carni bovine nell’Unione europea e la seconda è incentrata sull’approvazione di un piano giapponese di monitoraggio sulle sostanze e sui residui nei bovini e nei prodotti derivati.
ilpuntocoldiretti.it – 12 febbraio 2013